Le Pmi in piazza: a Roma una “marcia dei 60mila”. «Il sistema è alla canna del gas, Renzi ci convochi subito»
Cinque associazioni, una federazione, 60mila partecipanti da tutta Italia, secondo gli organizzatori. Sono i numeri della manifestazione promossa a Roma dagli artigiani e i commercianti di Rete Imprese Italia per chiedere
che «il 2014 diventi l’anno di svolta». «Senza impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro», è lo slogan della giornata. «Il prossimo governo e il Parlamento devono prendere atto di questa grande forza, dell’enorme malessere, delle difficoltà che vivono le nostre imprese e devono cambiare registro», ha chiarito il presidente di Confesercenti e presidente di turno di Rete Imprese Italia, Marco Venturi, aggiungendo che «al nuovo presidente del Consiglio chiediamo di convocarci subito». In un’intervista a QN di oggi, Venturi aveva spiegato che «la protesta è anche un monito per il presidente incaricato e per i partiti. Tutti devono prendere atto che, fuori dalle stanze della politica, c’è un Paese che sta soffrendo». Tra i nodi urgenti da risolvere indicati da Rete Imprese Itali – che, oltre a Confesercenti, riunisce Casartigiani, Cna, Confartigianato e Confecommercio – ci sono «un peso fiscale che tra nazionale e locale non è più sostenibile, la necessità di una semplificazione burocratica che alle Pmi costa oltre 30 miliardi di euro l’anno, l’allentamento del cappio del credito che sta asfissiando tutti, un ritorno a un sistema di legalità che colpisca al cuore la corruzione». «Se nell’ultimo anno hanno chiuso circa 300mila tra piccole e medie imprese, ossia quasi 800 al giorno, significa che il nostro sistema di imprenditorialità diffusa è alla canna del gas», ha sottolineato ancora Venturi, mentre è stato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, in un’intervista a La Stampa, a ricordare che «siamo in zona Cesarini e non ci sono tempi supplementari: o si fa il gol della crescita o la situazione diventa insostenibile». «Renzi ha fatto un intervento asciutto, in cui ha ricordato alcuni temi che ci stanno a cuore: fisco, semplificazione e lavoro. Ma noi – ha avvertito Sangalli – misuriamo con i fatti e non con le parole».