Corte dei Conti, i pagamenti per le condanne rateizzati anche ai defunti

26 Feb 2014 18:53 - di Redazione

Sentenze di condanna emesse dalla sezione giurisdizionale per la Toscana della Corte di Conti, che nella pratica vengono eseguite con pagamenti rateizzati fino a 90 anni, superando le normali aspettative di vita del condannato.
A denunciare la circostanza, nella sua relazione in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, è il procuratore regionale Angelo Canale. «L’esecuzione di una sentenza del 2005 – ha detto – è stata rateizzata fino al 2096, sconcertante». «In tema di esecuzione delle sentenze – ha precisato Canale della sua relazione – il punto nodale è l’assoluta inadeguatezza del regolamento che ne disciplina l’esecuzione». Il regolamento «non discrimina tra fatti dolosi e colposi» e «prevede in via generalizzata la rateizzazione». Così «si assiste, non senza sconcerto, a rateizzazioni che non potendo eccedere il quinto dello stipendio vanno oltre, per durata, alle stesse normali aspettative di vita.
«Vorrei poter dire – ha commentato Canale nel suo discorso – che i temi dell’esecuzione delle sentenze di condanna e dell’efficacia dei giudizi di responsabilità non presentano criticità, ma non direi la verità. Soprattutto presso gli enti locali, ma anche presso le aziende sanitarie, e presso altri enti, l’esecuzione delle condanne procede a rilento, quasi svogliatamente, burocraticamente, quando non assistiamo a tentativi mirati sostanzialmente a vanificare l’esecuzione delle sentenze e il ristoro del danno».
A fronte di queste situazioni, afferma sempre Canale, la procura della Corte dei Conti ha aperto specifici fascicoli istruttori. Al momento sono 360 i procedimenti di esecuzione delle sentenze monitorati dalla procura regionale della Corte dei Conti; 76 procedimenti sono sospesi per proposizione di appello. Nel corso del 2013 si sono conclusi 79 procedimenti di esecuzione.

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