Anche Letta al Colle per annunciare la svolta. Strada in salita per l’Italicum: rinviato l’approdo in aula
«Ho incontrato questa mattina Napolitano e abbiamo parlato sulle prospettive di governo e le scelte da fare». Enrico Letta si prepara al contrattacco su Renzi che lo ha battuto sul tempo incontrando ieri il campo dello Stato. Un rapido incontro sulle «questioni urgenti del governo» prima della partenza di Napolitano per il Portogallo, dove si tratterrà fino a domani. «Nelle prossime ore – ha annunciato il premier a margine della visita alla Bit di Milano– presenterò una proposta di patto di coalizione che convincerà tutti i partiti, anche il Pd con al centro il rilancio dell’economia». Una corsa contro il tempo in vista della direzione del Pd (quella che dovrà decidere le sorti dell’esecutivo) anticipata a giovedì visto il precipitare degli eventi dopo lo tsunami delle rivelazioni di Alan Friedman su Napolitano. «Ogni scenario è aperto», spiegano i renziani doc all’ora di pranzo, mentre il segretario è di ritorno nella sua Firenze. Al Nazareno non possono più tergiversare, devono scegliere se conferma il sostegno a Letta o lavorare per spianare la strada all’ingresso del segretario-sindaco a Palazzo Chigi. Si annunciano 48 ore di contatti tra i partiti e i leader: Alfano domani riunirà i suoi mentre i due protagonisti, Renzi e Letta, potrebbero sentirsi già in serata. Nell’attesa di dipanare la nebbia che avvolge le sorti del governo, si registra lo slittamento dell’approdo in aula alla Camera della riforma elettorale previsto per oggi. È stato concesso un ulteriore tempo di 48 ore per la presentazione dei subemendamenti ai tre nuovi emendamenti del relatore Francesco Paolo Sisto depositati alla legge elettorale. La scelta è stata presa dal comitato dei 9 della commissione Affari Costituzionali dove le modifiche di Sisto sono state approvate a larga maggioranza, con il sì di Fi, Pd, Scelta civica e con l’«adesione tecnica» del Nuovo Centrodestra di Alfano. Hanno votato contro Popolari per l’Italia, M5s, Lega, Centro democratico e Fratelli d’Italia. La proposta di rinvio è stata approvata all’unanimità dei gruppi. L’Italicum approderà dunque in aula a partire da venerdì mattina anche se non è escluso, visto il week end, un ulteriore slittamento alla prossima settimana. La partita parlamentare sulla riforma del Porcellum si annuncia tutta in salita per il rischio che deriva dalle decine di votazioni segrete che potrebbero far saltare l’accordo tra Renzi e Berlusconi sull’Italicum.