L’Italia vista da Marine Le Pen: «Difficile trovare un interlocutore a destra, Fini ha sbagliato tutto»

7 Gen 2014 14:38 - di Redazione

«Non sappiamo quale partito di destra sarà il nostro interlocutore in Italia per le elezioni europee. Ci sono due o tre movimenti, c’è uno spezzettamento e l’interpretazione è difficile». Così Marine Le Pen, leader del Fronte nazionale, nell’appuntamento per lo scambio di auguri di inizio anno nella sede del partito, a Nanterre (Parigi). «Non sono mai stata un’alleata di Berlusconi – ha sottolineato la Le Pen – ricordo che sia lui sia il nostro ex presidente, Nicolas Sarkozy, erano europeisti convinti. Adesso fanno marcia indietro… meglio tardi che mai». Quanto a Gianfranco Fini, netta la bocciatura: «Ha sbagliato tutto – dice Marine Le Pen – ha fatto una scelta per fini elettoralistici ed è finito nel campo degli avversari». La leader del Fn ha risposto anche sul Movimento 5 Stelle e sul suo fondatore: «Beppe Grillo? Ci sono alcuni punti in comune fra noi, primo fra tutti l’opposizione all’euro. Ma per me è difficile capire il suo movimento, non ci vedo coerenza».  La figlia di Jean Marie Le Pen, fondatore del partito nato nel 1972, è riuscita a conquistare il terzo posto alle elezioni presidenziali dell’anno scorso mentre alcuni sondaggi accreditano il suo partito del 25 per cento dei consensi alle prossime elezioni europee e locali. Nelle ultime settimane si è intensificato il collegamento tra i partiti euroscettici di destra, con l’obiettivo di riuscire a formare un gruppo parlamentare dopo le elezioni 2014. Il Front National, secondo uno studio del think tank britannico Mhp, potrebbe da solo arrivare a 20 deputati, lo Fpo a 3-4 come La Lega Nord, il Pvv cinque, i Democratici svedesi due, i fiamminghi del Vlaams Belang due. Trattative sarebbero in corso con i “Veri finlandesi”, con il partito nazionale slovacco Sns e con il partito del popolo danese Df. Dal nuovo gruppo euroscettico resterebbe invece fuori l’Ukip, guidato dagli indipendentisti inglesi di Nigel Farage,  che attualmente è la principale componente del gruppo Efd (European Alliance for freedom, alleanza europea per la libertà) con la Lega Nord.

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