La moda del “ricomparire in pubblico”: dopo Fidel Castro è la volta di Juan Carlos

6 Gen 2014 19:24 - di Desiree Ragazzi

Per avere un rilancio politico la strada più facile è giocare d’immagine. E l’occasione viene data spesso da un infortunio o da una malattia. Ma i tempi cambiano e bisogna modificare radicalmente la strategia. Per anni le grandi dittature comuniste hanno fatto della salute dei leader un affare di Stato:  mai le notizie dovevano trapelare all’esterno per non indebolire il regime.  Maestri di quest’arte sono stati sicuramente i sovietici, in tanti casi, dalla malattia di Lenin a quella di Leonid Breznev, dalle bugie su Yuri Andropov a quelle su Kostantin Cernienko. Una “prudenza” che contagiò anche la rossa Cina ai tempi di Deng Xiao Ping. Ora invece si preferisce “umanizzare” il leader. Capofila di questo nuovo corso è stato Fidel Castro che a scadenze puntuali, dopo mesi e mesi di silenzio, si è riaffacciato in pubblico per ridare fiato alla sua dittatura. Una ricomparsa che viene salutata  sempre con grande enfasi dalla stampa locale e internazionale. E lo stesso è accaduto con il cinese Xi Jinping. O col presidente siriano Assad scomparso per mesi dopo l’inizio dei disordini e ricomparso per garantire che era saldamente sempre al suo posto. Una pratica talmente diffusa e radicata tanto da venire mutuata anche da alcune democrazie. Come quella spagnola. Non a caso, appena è stato pubblicato un sondaggio dal quale è emerso che il 62 per cento degli spagnoli auspica che il re abdichi (da notare che solo il 2% sostiene la monarchia), Juan Carlos è ricomparso improvvisamente in pubblico. E lo ha fatto mettendo in grande evidenza le sue stampelle, che lo aiutano dopo una lunga convalescenza per una serie di operazioni al bacino. Viene descritto in alta uniforme militare, accompagnato dalla moglie, regina Sofia e dal figlio Felipe con la consorte Letizia. È comparso davanti a palazzo reale con un esercito di fotografi e giornalisti pronti a immortalare la sua “uscita”. Una boccata d’ossigeno alla monarchia spagnola fa sempre bene, specie in periodi di magra.

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