“La Grande Bellezza” corre per l’Oscar. Sorrentino: il mio è uno sguardo di tenerezza verso le miserie umane
Era nell’aria, e alla fine è arrivata la conferma: La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino è nella cinquina delle pellicole candidate all’Oscar come miglior film straniero. Una nomination per l’Italia che colma un vuoto durato otto anni. L’ultima candidatura italiana come miglior film straniero è del 2006 con La bestia nel cuore di Cristina Comencini. L’ultimo Oscar che ha premiato il cinema italiano è stato, 15 anni fa, quello vinto da La vita è bella di Roberto Benigni.
“Gli Usa e l’Academy – ha commentato Sorrentino – hanno capito il film e il suo sguardo di comprensione e di tenerezza verso le miserie umane, che non sono solo italiane ma appartengono a tutti”. E a chi da Montecitorio aveva detto che La Grande Bellezza “sputtana l’Italia all’estero”, Sorrentino, da Los Angeles dove si trova in queste ore, risponde: “Non bisogna confondere il cinema con i depliant turistici, io non lavoro in un’agenzia di viaggi. E comunque -ribadisce- il film forse andrebbe rivisto perché, come hanno capito qui negli Usa, io non ho il dito puntato contro le debolezze umane, ma ho uno sguardo di assoluta comprensione”.
Secondo Sabrina Ferilli, che nel film interpreta la spogliarellista Ramona, “questa volta lo spogliarello lo deve fare Sorrentino!”, una battuta per esprimere la gioia per un risultato che appartiene a un intero Paese, al di là del giudizio sul film, per un lavoro che esprime talento, qualità, grande impegno e una capacità visionaria fuori dal comune. Si commuove Carlo Verdone – anche lui nel cast di Sorrentino nei panni di uno sceneggiatore poco fortunato – e parla di occasione unica: ”Un premio per tutta l’Italia e contro coloro che sono poco sensibili verso la cultura e, soprattutto, un’occasione unica per me. Una cosa che non mi capiterà mai più nella vita. Io faccio commedie e non vado agli Oscar, ci sono stati grandi attori Usa che non sono mai riusciti ad arrivare a questo risultato”. Sbaglia, secondo Verdone, chi dice che si tratta di un film su Roma (anche se la fotografia rende omaggio alle meraviglie capitoline): “Non è un film su Roma, come spesso viene detto, ma sullo sbandamento e la solitudine, la follia che coinvolge giovani e anche anziani che vagano senza meta”.
Nella rosa dei cinque candidati all’Oscar per il miglior film straniero, oltre a La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino, sono stati selezionati: The Broken Circle Breakdown (Belgio), Il sospetto (Danimarca), The Missing Picture (Cambogia) e Omar (Palestina).