In Germania è rivolta a Stoccarda contro l’inserimento a scuola di lezioni sull’amore gay

10 Gen 2014 12:12 - di Valerio Pugi

In Germania l’ammissione di omosessualità da parte dell’ex campione della Nazionale tedesca Thomas Hitzlsperger ha scatenato la protesta di migliaia tra genitori, insegnanti e alunni. Nel ricco e popoloso Baden-Württemberg, dove il 31enne Hitzlsperger ha giocato, i residenti hanno preparato un documento aperto, critico verso l’inserimento nei programmi scolastici di lezioni sulla «varietà sessuale» tra gli uomini. In tre settimane la petizione online contro il piano formativo del Land federale ha raccolto quasi 66 mila sostenitori. Soprattutto i genitori sono preoccupati perché i loro figli, oltre che dell’amore tra uomo e donna, dal 2015 tra i banchi di scuola sentiranno parlare anche di amori gay, lesbo, trans e bisex. A sollevare tanti mal di pancia – in un Land a maggioranza cristiana come quello di Stoccarda – è il pacchetto istruzione del governo regionale di Verdi e Spd che, come «obiettivo formativo» per il prossimo anno, propone di educare i ragazzi alla consapevolezza dei diversi orientamenti sessuali. Per i genitori e i docenti conservatori le lezioni dettagliate su gay, trans e bisex sono foriere di «una nuova etica della sessualità». Che, a detta del capofila dei contestatori, l’insegnante Gabriel Stängle, molto attivo nella comunità cristiana, potrebbe indurre i giovani omosessuali «a suicidarsi di più, abusare di droghe e alcol e cadere in una fragilità psichica». Ben inteso, i firmatari sono contrari a qualsiasi discriminazione omofoba, di cui «si deve parlare a scuola, per combatterla». Ma non si può dire che i rapporti consumati non tra uomo e donna sono la «normalità». Per un insegnante il nuovo piano formativo è una «catastrofe» e i suoi autori hanno smarrito il «senso dei valori importanti per la società».
Sul piano politico verdi e socialdemocratici (Spd) del Land, diretti interessati, hanno bollato di «omo e transfobia» le critiche al programma. Commenti che tuttavia – hanno ammesso – si accumulano «in quantità sconvolgente» sul sito, rivelando «un massiccio clima d’intolleranza». Più cautamente i cristiano-democratici della Cdu-Csu hanno invitato il governo regionale ad abbassare i toni, tirandosi fuori dalla querelle: «Una petizione è, in primo luogo, una questione parlamentare». E a discuterne saranno, a breve, i deputati del Bundestag: alle prese, nella nuova legistatura di Grosse Koalition tra la Cdu-Csu e l’Spd, anche con la spinosa questione dei matrimoni e delle adozioni gay. In campagna elettorale la Merkel è rimasta prudente, per non dire prevenuta, sull’estensione dei diritti alle coppie dello stesso stesso, passo da ponderare con molta misura. Come pure è vago, al di là delle dichiarazioni d’intenti, il programma per i quattro anni della Grande Coalizione, partorito da un compromesso tra visioni spesso opposte. Dovendo mediare, al ministero della Famiglia la cancelliera ha piazzato la socialdemocratica Manuela Schwesig. Tuttavia, il ministero dell’Istruzione è restato saldamente in mano alla cristiano-democratica Johanna Wanka.

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