«Entreremo a piedi nella Capitale»: Calvani cambia nome ai Forconi, d’oggi in poi saranno gli “appiedati”
Si annuncia un fine settimana caldo per la Capitale. La rabbia si allarga e si differenzia. Forconi, movimenti per la casa e autisti, i vigili urbani annunciano sit-in e manifestazioni. Ognun per sé. I romani nei prossimi giorni dovranno fare i conti con qualche disagio. Spicca in questo contesto la marcia del “Cammino della libertà”, la nuova iniziativa di protesta che è nata in seno al Coordinamento 9 dicembre, l’ala guidata dall’agricoltore pontino Danilo Calvani. «Cammineranno a piedi verso Roma». Il leader pontino del coordinamento 9 dicembre, presenta così la mobilitazione – una vera e propria marcia – prevista a partire da 18 gennaio prossimo. È la marcia degli Appiedati, questo il nome del nuovo raggruppamento di protesta. «Da tutte le città d’Italia, da tutte le province, da tutte le principali arterie stradali del Belpaese, sfileranno le vittime della malapolitica: disoccupati, pensionati, disabili, imprenditori strozzati dal fisco e dalle tasse, ma anche genitori che non vedono più un futuro per i propri figli, tutti uniti in una carovana di persone che camminerà fino ad arrivare alle porte di Roma», spiega in una nota Calvani. Dopo le manifestazioni di dicembre, il movimento che ha preso le distanze dai Forconi, fa sapere qual è il suo scopo: «Entreremo a Roma a piedi e non ce ne andremo fino a che questo governo non si dimette» ha spiegato Calvani, che è il portavoce del Coordinamento. Arrivare nella Capitale «senza nessun mezzo» è la modalità scelta. Dal 18 gennaio, infatti, da varie parti d’Italia, dove sono rimasti attivi i presidi, si muoveranno vari cortei che, a piedi, dovrebbero raggiungere Roma intorno al 9 di febbraio. Ogni coordinamento locale deciderà in autonomia come organizzarsi, spiega ancora Calvani, e «comunicherà il percorso che vorrà fare e richiederà donazioni o prestiti di attrezzature per accampamento. Un “pellegrinaggio” ancora nella fase di gestazione. Si cercano, infatti, i posti dove accamparsi con le relative autorizzazioni. Le tende, assicurano dal Coordinamento 9 dicembre, sono già tante e gli organizzatori prevedono un numero elevato di adesioni. Basi logistiche, poi, saranno organizzate anche nelle città vicino Roma , che dovranno accogliere le «carovane» dei protestanti. Ma non chiamateli Forconi, ci tiene a sottolineare Calvani, che ha spigato: «L’iniziativa è partita dalla Puglia, ma l’abbiamo subito proposta in giro per l’Italia e tutti i presidianti ne sono stati semplicemente entusiasti. Con questa iniziativa siamo sicuri che il governo non potrà ignorare il Coordinamento 9 dicembre».