Cannabis: l’assist a Vendola di un assessore leghista rilancia un dibattito inutile

7 Gen 2014 20:02 - di Corrado Vitale

«Il proibizionismo ha fallito»: sembra di sentir parlare un esponente di Sel. Invece l’affermazione appartiene a Gianni Fava, assessore legista all’Agricoltura presso la Regione Lombardia. Nel Carroccio  si scatena il putiferio. Prendono le distanze da Fava sia il segretario Salvini sia il governatore Maroni. «Si tratta di una posizione personale espressa a mezzo social network e che non rappresenta la linea del nostro movimento», aggiunge il capogruppo della Lega al Pirellone, Massimiliano Romeo.

Ma l’assessore antiproibizionista insiste. «Non mi sento solo. Queste scelte, prima che politiche, sono etiche».  «Non è una priorità, certo – aggiunge  – ma è un dibattito che serve. Il segretario è Salvini, faccia sintesi e io mi adeguo ma questa è la mia posizione storica».

Immediata, ancorché scontata, è l’apertura di Sel a questo imprevisto assist da parte di un avversario politico. Con tutti i guai in cui si dibatte oggi l’Italia, la questione sulla legalizzazione della cannabis è davvero l’ultimo dei problemi. Ma tant’è: Nichi Vendola intravede l’opportunità di riacquistare un po’ di visibilità e coglie al volo l’occasione. «La legge Fini-Giovanardi – scrive il presidente di Ecologia e Libertà in un tweet –  è  una legge sbagliata. È ora di legalizzare la cannabis».  Anche Daniele Farina, capogruppo Sel in Commissione Giustizia alla Camera, commenta positivamente. L’iniziativa di Sel trova  inoltre una sponda nel Pd. «Ho presentato oggi un disegno di legge in materia di coltivazione e cessione della cannabis indica e dei suoi derivati», dice il senatore  Luigi Manconi. La sortita antiproibizionista suscita l’immedita rezione di Maurizio Gasparri: «Leggo sconcertato di alcune iniziative legislative per la liberalizzazione della cannabis. Antiche questioni che l’evidenza scientifica e il buon senso avrebbero dovuto definitivamente chiudere ma che invece tornano contro ogni logica. Intanto e’ ridicolo chi ancora pensa ad una distinzione tra droghe leggere e pesanti». È probabile che tutto alla fine si risolva nella classica tempesta in un bicchier d’acqua. Intanto però l’iniziativa di Fava ha ottenuto l’effetto di rivitalizzare uno spento Nichi Vendola e di metterein imbarazzo i vertici della Lega. Ah, che  cosa non si fa per un po’ di visibilità sui media nazionali…

 

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