Calabria, immigrati sequestrano per due ore il personale del Centro di accoglienza

14 Gen 2014 17:26 - di Redazione

Sei immigrati, quattro somali e due nigeriani, sono stati denunciati dai carabinieri a Isola Capo Rizzuto per violenza privata e interruzione di pubblico servizio. I sei immigrati, tutti ospiti del centro per richiedenti asilo e rifugiati “Oasi Mediterraneo”, hanno chiuso il cancello del cortile con lucchetto e catena e poi hanno impedito al personale addetto al servizio di ristorazione di lasciare la struttura di accoglienza.
Subito dopo gli extracomunitari, presenti in Italia dall’agosto del 2013, hanno bloccato la strada comunale antistante il centro, utilizzando pietre e rami, impedendo la circolazione delle automobili. La protesta è stata organizzata per lamentare i tempi necessari per il rilascio dei permessi di soggiorno. Il blocco stradale, durato circa due ore, è terminato solo dopo l’intervento dei carabinieri che hanno ripristinato la circolazione.
E intanto altri 202 migranti, fra i quali 16 donne e 29 bambini stati soccorsi dalle navi della Marina Militare, Zefiro e San Marco e sono ora in navigazione diretti verso il porto di Augusta. Il barcone in un primo momento era stato localizzato da un elicottero della nave anfibia San Marco, impegnata nell’operazione Mare Nostrum, che ha inoltrato la posizione alla fregata della Marina Militare più vicina per prestare soccorso. I migranti raccolti dall’unità risultano provenire, secondo le loro dichiarazioni, da Pakistan, Nigeria, Marocco, Palestina, Liberia, Camerun, Siria, Yemen e Tunisia.
Un altro barcone localizzato sempre ieri nell’ambito di un’operazione coordinata dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto, è stato soccorso da un mercantile in transito che ha preso a bordo 97 migranti, di cui 23 donne, che in serata saranno sbarcati nel porto di Pozzallo, in provincia di Ragusa.

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