Boom di condivisioni per la denuncia di Gianni Morandi: «Bologna razzista, non ti riconosco più»
Oltre 25mila condivisioni in meno di 24 ore, circa 64mila mi piace. Il popolo di Facebook sta con Gianni Morandi e condivide la sua durissima reazione dopo i fatti di domenica allo stadio Dall’Ara, in occasione di Bologna-Napoli. «Allo Stadio di Bologna – ha scritto sul suo profilo ufficiale il cantante emiliano – è successo qualcosa di inqualificabile e di cui mi sono vergognato. Prima dell’inizio della partita sono comparsi striscioni intollerabili contro la squadra e la città di Napoli e mentre le note di Caruso con la voce di Lucio risuonavano nell’aria, una parte della curva dei tifosi rossoblu ha cominciato a fischiare. Non credevo che il tifo fosse degenerato a questo punto. Sono lontani i tempi quando lo Stadio di Bologna veniva preso ad esempio per la civiltà e la sportività del pubblico presente, che sapeva addirittura applaudire la squadra avversaria quando giocava meglio della nostra. Non so – si legge ancora nel post – quanti fossero ieri quegli incivili, capaci di un simile comportamento, razzista ed offensivo. Spero fossero pochi, ma certamente io non mi riconosco in loro, che oltraggiano la figura di Lucio e insultano gli avversari con questa maleducazione deficiente. E essere il presidente onorario, anche se è una carica simbolica e forse inutile, non mi piace più». Sull’episodio è intervenuto con una nota anche il sindaco di Bologna, Valerio Merola. «I cori della curva del Bologna e gli striscioni mostrati contro i tifosi napoletani sono inaccettabili», ha detto Merola augurandosi che il cantante «non abbandoni la presidenza onoraria del Bologna Fc».
Nel frattempo si è mossa la giustizia sportiva. La Curva Bulgarelli del Bologna e’ stata chiusa un turno con la condizionale. Per il Bologna è la prima sanzione di questo tipo e, quindi, è stata applicata la sospensione. Per quanto riguarda la giustizia ordinaria, il procuratore aggiunto e portavoce della Procura di Bologna, Valter Giovannini, ha risposto a chi gli ha domandato se sarà aperto un fascicolo d’indagine: «Aspettiamo gli atti dalla Digos». Dal canto suo, Morandi non ha ancora preso una decisione sull’eventuale rinuncia alla presidenza onoraria.