Berlusconi attacca i pm “barbari” e chiama gli elettori “disgustati” da Grillo. «Renzi? Finalmente si dialoga»

24 Gen 2014 19:42 - di Redazione

Nel giorno in cui arriva il primo via libera in Commissione Affari Costituzionali all’Italicum voluto da Renzi e Berlusconi, il Cavaliere risponde con durezza all’ennesimo affondo della magistratura, culminato nella nuova inchiesta sulle false testimonianze legate al processo Ruby. «Più il mio impegno è rivolto al bene del nostro Paese più incessante e odioso prosegue l’accanimento giudiziario nei miei confronti. Ancora una volta ribadisco che non per questo verrà meno il contributo che intendo offrire per dare all’Italia delle istituzioni che consentano finalmente una vera governabilità», dice Berlusconi in una nota.«Quando un giorno la mia innocenza sarà pienamente riconosciuta, grazie a quei giudici coscienziosi e privi di animosità politica che io spero sempre di trovare, gli italiani potranno comprendere appieno la vera e propria barbarie giudiziaria in cui l’Italia è precipitata», dice, senza mezzi termini, il leader di Forza Italia, secondo cui l’acccanimento e la barbarie giudiziaria «hanno determinato una degenerazione dei principali capisaldi del diritto che ha riservato a me e alle persone che mi stimano e mi vogliono bene un’umiliazione e soprattutto un dolore difficilmente immaginabili da parte di chi non vive l’incubo di accuse tanto ingiuste quanto infondate», conclude Berlusconi. Attese, a stretto giro, le consuete repliche indignate dell’Associazione nazionale dei magistrati.

Più tardi Berlusconi, in un collegamento telefonico con una sede di Forza Italia a Potenza, parla anche di Renzi: «Con lui abbiamo dato il via non solo alla legge elettorale, ma abbiamo dato il via alla prima importante riforma del nostro assetto costituzionale perché così com’è l’Italia non è governabile», dice. «Finalmente ho trovato nel Pd qualcuno con cui si può parlare e ragionare: è stato fatto un primo piccolo passo verso la riforma globale del nostro assetto. Speriamo che queste riforme possano continuare», prosegue il Cavaliere, che ricorda, con orgoglio: «Siamo stati noi i baluardi della democrazia e lo saremo ancora». L’ultima stoccata è per Grillo: «Tutte le ultimi indagini che abbiamo fatto in questi ultimi mesi ci dicono anche che gli elettori del Movimento cinque stelle sono disgustati e delusi dai parlamentari che hanno mandato a Roma e dal modo in cui questi parlamentari si sono comportati».

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