La Carrozza agli studenti: «Fatevi dare meno compiti per le vacanze». Ma perché non lo dice agli insegnanti?

21 Dic 2013 19:45 - di Valeria Gelsi

Un’idea assolutamente condivisibile quella del ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza: durante le vacanze di Natale, per gli studenti meno compiti e più letture ed esperienza di vita. «Credo che le vacanze di Natale siano il momento ideale per visitare le città d’arte, le mostre e i musei preparandosi bene, leggendo e approfondendo il contesto storico e culturale nel quale sono inserite», ha detto il ministro a Pisa, davanti a 2mila studenti coinvolti in un’iniziativa contro l’abuso di alcol tra i giovani. «Raccomando anche di andare a seguire concerti, di ascoltare la musica classica e contemporanea. In generale, le vacanze sono un momento ideale per leggere romanzi e anche per riflettere sulle scelte da compiere, soprattutto per i ragazzi che si trovano negli ultimi anni dei corsi di studi e devono scegliere i loro percorsi futuri». L’esortazione sa di nuovo, di un approccio finalmente più moderno, o se non altro meno pedante, agli studi e alla cultura. Poi, diciamolo, risolve anche uno storico problema delle famiglie italiane. Alzi la mano chi, studente o genitore, non ha mai maledetto i famigerati compiti delle vacanze. Quella mole spesso enorme di esercizi che crea angoscia o derisione, a seconda del grado di responsabilità di ragazzi e genitori. E che, altrettanto spesso, comporta anche un esborso in più per le famiglie, visto che soprattutto per le ferie estive vengono indicati anche libri aggiuntivi da comprare. L’ex rettore però ha scelto uno strano modo per promuovere la sua rivoluzione: non si è rivolta formalmente a chi i compiti potrebbe alleggerirli, gli insegnanti, ma in modo colloquiale a chi li “subisce”, gli studenti. «Ragazzi chiedete ai professori di darvi meno compiti», ha esortato il ministro, come se poi quelli da sensibilizzare sul tema fossero loro. Dunque, per vedere attuato il programma, non c’è che da sperare o in studenti molto assertivi o in docenti che, buttate all’aria le polverose circolari, si aprono alla nuova forma di comunicazione ministeriale. Il tutto, ovviamente, a partire dalla prossima sospensione delle lezioni, visto che l’esortazione della Carrozza è arrivata quando queste vacanze natalizie erano già belle che iniziate.

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