Continua in tutta Italia la protesta dei Forconi. E Grillo cerca di cavalcare l’onda
Prosegue anche oggi la protesta dei Forconi, che lunedì ha bloccato l’Italia con presidi da nord a sud. Se mercoledì verrà data la fiducia al governo, sarà sciopero a oltranza, annuncia il movimento. «Non è il momento di andare a Roma. Bisogna vivere qualche altro giorno di passione e far salire l’adrenalina degli italiani». Così al telefono Mariano Ferro, leader del Movimento dei Forconi, che attribuisce gli scontri di Torino «a quattro scalmanati, ma la stragrande maggioranza era pacifica». Sul gesto dei poliziotti che si sono tolti i caschi, Ferro ha detto che «è un’immagine meravigliosa, che rimarrà a lungo. Dopo quattro anni di lavoro sembra che l’Italia si sia svegliata – ha aggiunto – È stato un elettroshock. Ma non è il momento della “marcia su Roma”», ha ribadito Ferro. E Beppe Grillo tuona sul suo blog: «La protesta di lunedì può essere l’inizio di un incendio o l’annuncio di future rivolte forse incontrollabili. I disordini sono dovuti a gente esasperata per le sue condizioni di vita e per l’arroganza, sordità, menefreghismo di una classe politica che non rinuncia ai privilegi».
Continuano intanto i presidi e i blocchi stradali. A Torino, teatro lunedì di incidenti, permangono le postazioni di manifestanti in piazza Derna e in piazza Pitagora, nelle zone nord e sud della città. La tangenziale è interamente percorribile, mentre piccoli presidi si sono formati fuori dallo svincolo Collegno-Pianezza, sulla circonvallazione di Avigliana e su quella di Pinerolo, con rallentamenti e disagi per il traffico. Si tratta, infatti, di trattori e camion che viaggiano a passo d’uomo. Traffico in tilt nella zona di piazza Statuto, uno dei punti nevralgici del capoluogo piemontese a ridosso del centro. Chiusi i negozi della vicina via San Donato. Hanno dato vita ad un corteo per le vie del centro alcune centinaia di studenti, mentre un secondo corteo, formato da persone che dicono di aderire al movimento dei Forconi, si è mosso a ridosso del centro. I manifestanti hanno raggiunto Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte, dove è in corso la seduta del Consiglio regionale. Il palazzo è presidiato dalle forze dell’ordine. Seconda giornata di blocchi stradali a Imperia, mentre a Savona è stato sgomberato il presidio sulla via Aurelia, nei pressi della Torretta. A Genova i manifestanti si sono concentrati in zona Corvetto per un possibile corteo nelle vie della città. A Barletta i manifestanti hanno formato vere e proprie barricate nei punti di accesso e di uscita alla città, utilizzando i cassonetti per i rifiuti. Infine a Catania, dove è nato il movimento dei Forconi, per ora nessun blocco stradale, come annunciato dallo stesso movimento, è stato attuato nel rispetto di ordinanze emesse dal prefetto e dal questore.