Voglia di altruismo in Italia: secondo il Censis attira più della palestra e dei centri estetici
C’è voglia di altruismo nel nostro paese: aiutare chi è in difficoltà trasmette più energia positiva (lo pensa il 29,5% degli italiani) dell’andare in palestra o in centri estetici (16%). E sebbene la preoccupazione sia un sentimento che attanaglia il presente dell’85% degli italiani, esiste un 59% di cittadini che si sente vitale e un 46% pronto a fare qualcosa, anche se non sa cosa. È una popolazione meno egoista, che ha voglia di ritrovare l’altro, preoccupata ma non disperata, quella che emerge dalla ricerca del Censis I valori degli italiani 2013. Il ritorno del pendolo (Marsilio Editori), che sarà presentata oggi pomeriggio a Roma. In cima alla scala dei valori che danno ”moltissima energia” agli italiani ci sono l’idea di fare qualcosa per aumentare il benessere della propria famiglia (46,2%) e il pensiero di vivere una storia d’amore (36,9%). Al terzo posto la disponibilità ad aiutare chi è in difficoltà (29,5%); seguono la possibilità di guadagnare soldi attraverso il proprio lavoro (26,6%) e lo stare con gli amici (25,3%). La ricerca del benessere personale attraverso palestra e massaggi dà ”carica” solo al 16% degli italiani. Ma non finisce qui. Si è disposti a far visita agli ammalati (40%), a dare una mano in caso di calamità naturale (36%) o a contribuire alla manutenzione delle scuole (37%). Il 34% degli italiani si dice pronto a collaborare anche per la manutenzione delle spiagge e dei boschi: in questo caso al sud l’energia potenziale sembra maggiore (36%) rispetto al nord est (33%), ”dove probabilmente l’emergenza è meno sentita”. Ugualmente nel caso della manutenzione delle scuole: è disponibile a dare una mano il 41% dei residenti al sud, contro il 35% di chi vive a nord ovest. Per quanto riguarda il mondo del lavoro, secondo il Censis, potrebbe farsi strada in futuro una cultura imprenditoriale meno competitiva: il 35% degli imprenditori e il 31% degli artigiani ritengono che collaborare bene con i colleghi darebbe molta carica. Sul fronte della crisi l’85% degli italiani si dice preoccupato, il 71% indignato, ma solo il 26,5% è frustrato e il 13% disperato. Al contrario, il 59% si sente vitale. Il 46% vorrebbe fare qualcosa, ma non sa che cosa: si avverte l’assenza di una regia che coaguli tutte queste energie. Oggi il 67% degli italiani non si sente rappresentato da nessuno.