Un satellite cadrà domenica sulla Terra. La Protezione civile avverte che “c’è un rischio minimo anche in Italia”
È previsto nella notte fra domenica 10 e lunedì 11 novembre l’impatto con l’atmosfera del satellite europeo Goce, giunto alla fine della sua missione il 21 ottobre scorso, dopo aver ottenuto la prima mappa della gravità terrestre. La ”Ferrari dello spazio”, come viene chiamato questo satellite dalla forma aerodinamica e pesante una tonnellata, sta percorrendo l’ultimo tratto della sua corsa in modo incontrollato e ruotando su su stesso, al punto che al momento non è possibile stabilire nè quando nè dove i suoi frammenti potranno cadere. «Stiamo comunque parlando di un rischio molto piccolo», ha detto il responsabile della missione dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Rune Floberghagen. «Seguiamo la situazione istante per istante e in coordinamento con altre agenzie spaziali, in modo di avere informazioni sempre più precise sul rientro», ha aggiunto. Dopo la missione Isee-2 del 1987, quello di Goce è il primo rientro incontrollato di un satellite europeo da 25 anni. Secondo i più recenti dati disponibili, dell’8 novembre, il satellite si trova a quota 170 chilometri e l’impatto con l’atmosfera è previsto ad una quota di circa 80 chilometri. In quel momento il satellite dovrebbe andare in frantumi, la maggior parte dei quali bruceranno nell’impatto. Si ritiene che i frammenti diretti verso la Terra saranno pari a circa il 20% della massa del satellite, per un totale di 40 o 50 frammenti del peso complessivo compreso fra 200 e 250 chilogrammi.
L’allarme non risparmia nemmeno l’Italia. «Non è possibile prevedere quando e dove cadranno sulla Terra i frammenti del satellite europeo Goce e di conseguenza non su può escludere il rischio che alcuni di essi possano cadere qui», spiega in una nota la Protezione civile, che fa parte del gruppo costituito per monitorare la situazione e composto da Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Enav, Enac, Ispra, Comando Operativo Interforze e del Friuli Venezia Giulia in rappresentanza di tutte le Regioni. «Quando e dove gli eventuali frammenti del satellite cadranno sulla terra non può ancora essere previsto. Al momento, all’interno dell’arco temporale che va dalla sera di oggi alla tarda mattinata dell’11, non è ancora possibile escludere la remota possibilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere sul nostro territorio», rileva in una nota la protezione civile. Al momento, secondo la Protezione civile, sono tre le finestre di interesse per l’Italia: «Dalle 8.26 alle 9.06 di domenica 10 novembre, coinvolgendo potenzialmente il Centro-Nord (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Sardegna); dalle 19.44 alle 20.24 sempre di domenica interessando potenzialmente i territori di Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Sardegna; dalle 7.48 alle 8.28 di lunedì 11 novembre, periodo per il quale non sono ancora disponibili informazioni»