Tra falchi e colombe per ora prevale il fair play ma sul territorio si contano le truppe. Letta plaude al Nuovo centrodestra
Bisogna usare toni soft verso i “cugini” che hanno seguito Angelino Alfano perché alla fine,strappi o non strappi, estremisti o moderati, falchi o colombe, la coalizione di centrodestra rimetterà insieme i “cocci” (con la Lega di Maroni che si candida a fare da cerniera tra le due destre, quella berlusconiana e quella alfaniana). E dunque, tutt’al più, si percorre la retorica del “dolore”: Berlusconi è stanco, Berlusconi è addolorato, Berlusconi è deluso, Berlusconi considerava Angelino come un figlio (l’apparizione della coppia Bondi- Repetti a In 1/2 ora di Lucia Annunziata ha toccato proprio questo tasto sentimentale) ma politicamente la tela della ricucitura già si va tessendo. E la testata più vicina al Cav, Il Giornale, oggi non dice più che il vicepremier è un traditore passato alla sinistra ma che “Berlusconi smussa i contrasti con Alfano & C.” in vista del voto sulla decadenza in calendario per il 27 novembre.
Sulla carta, però, Denis Verdini da una parte e Roberto Formigoni dall’altra, fanno i conti delle truppe sul territorio disegnando la mappa regione per regione dei nuovi equilibri: Lombardia, Sicilia, Calabrie a Abruzzo in mano agli alfaniani; pareggio in Piemonte e nel Lazio; falchi in vantaggio in Veneto, Puglia, Campania, Toscana, Emilia Romagna e Liguria. E anche a Roma gli esponenti ex Pdl fanno i conti con la frattura: il capogruppo al Comune, Sveva Belviso, segue Alfano, mentre Luca Gramazio, capogruppo alla Regione Lazio, resta con Berlusconi. Per il momento la linea del fair play è confermata anche da Gaetano Quagliariello che ribadisce la strategia della grande coalizione di centrodestra replicando lo schema del 1994: “Con quanti, al centro, guardano verso destra, il dialogo sarà naturale nell’ottica di un’alleanza che vada dall’Udc fino a Lega e Fratelli d’Italia sul modello del 1994”.
La prossima mossa del Nuovo centrodestra riguarderà i capigruppo (Laura Bianconi al Senato e Enrico Costa alla Camera) e il debutto ufficiale in una convention programmata per il 30 novembre. Nel frattempo Alfano è impegnato a blindare la sua squadra al governo (Forza Italia potrebbe chiedere un rimpasto per riequilibrare la distribuzione dei ministeri) e incassa l’elogio del premier Letta: “La nascita del Nuovo centrodestra chiarisce la situazione, il governo sarà più stabile”.