Morto Aldo Coppola, l’«artista» che rivoluzionò le acconciature. Pettinò le più grandi, dalla Loren alla Bellucci

21 Nov 2013 15:50 - di Antonella Ambrosioni

Questioni di mani ma anche di stile, di cervello, di cuore. Questo mix ha fatto di Aldo Coppola, spentosi a Milano all’età di 73 anni per un tumore,  un’ “artista”, un’icona del fashion internazionale, una firma e un sigillo del “made” in Italy. Ha fatto la storia della moda e del costume rendendo uniche le teste delle più grandi dive dell’ultimo mezzo secolo. Capelli come materia da plasmare. Rivoluzonò il concetto base dell’hair styling. Di innovazioni, nel mondo dell’acconciatura, ne aveva portate tante. Una su tutte: la tecnica chatouche, molto apprezzata oggi non solo dalle dive, valida (e più naturale) alternativa alle meches. Famosi e moderni i suoi tagli “spettinati”, non più rigidi e “ingessati”, amatissimi dalle teen ager, a dimostrazione che la classe non ha età.

A 15 anni aveva vinto il primo campionato italiano dell’acconciatura femminile. Da allora non ha mai smesso di inventare, plasmare, lanciare mode, dettare tendenze. Nei suoi saloni o sotto le sue forbici è passato chiunque contasse davvero: premi Oscar, top model, politici, first lady. Qualche nome? Sophia Loren, Naomi Campbell, Donna Jordan, Monica Bellucci, Linda Evangelista, Sophia Loren, giusto per citarne alcuni. Anche se la testa che aveva amato di più, confessava in una recente intervista, era quella della raffinata attrice francese Anouk Aimèe. Aveva iniziato a lavorare quando ancora non esistevano i becchi d’oca e si usava la retina per asciugare i ricci fissati con le forcine. La passione per l’ideazione di acconciature fantastiche si concretizzò nei primi anni Settanta, quando iniziò a collaborare con alcuni settimanali femminili. Nel 1961, Biki lo chiamò a pettinare le modelle che avrebbero sfilato a palazzo Pitti, a Firenze. Ma in pochi anni, i suoi capelli sarebbero caduti su tutte lesflate che contano, sugli abiti di Armani, di Versace, di Ferrè, di Valentino, di Moschino e di tutti i più importanti stilisti di haute couture. Amatissimo dalle dive, curò l’acconciatura di Jennifer Lopez nelle esibizioni di questi ultimi anni. È stato tra i primi a credere nella natura, e l’ha tradotto nell’impiego di prodotti naturali, privilegiando le tinture ad acqua. Tutte le donne gli debbono qualcosa. Nel nome del rispetto per la bellezza naturale, Aldo Coppola ha riscattato i ricci, perché lui stesso fino all’ultimo ha sfoggiato i suoi riccioli capricciosi sulla fronte. Veicolò il concetto che i capelli, più di un vestito e del trucco, sono alla base del fascino femminile, di una star come donna comune. Questo, forse, è uno dei maggiori meriti. Con lui  se ne va un pezzo della storia del costume italiano, di quel Made in Italy che ha fatto il giro del mondo imponendo la creatività e l’inventiva italica come standard di buon gusto a livello globale.

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