Io, tra disoccupazione e disperazione. E lo Stato rimane sempre inerte

2 Nov 2013 19:08 - di La Posta Del Secolo

da Franco Imperio.

Sono disoccupato, mio figlio 18 anni non riesce a trovare niente, altre due figlie piccole (13/7) e mia moglie con problemi di salute anch’essa disoccupata. Sto cercando di bloccare il mutuo e le assicurazioni sulla vita sperando che non mi succeda niente altrimenti lascio nei guai anche la mia famiglia. Ovunque giro trovo stranieri sottopagati che lavorano. Si parla di ridurre le tasse alle imprese ma se le uniche imprese rimaste, sono stranieri, che ogni anno cambiano nome e non pagano tasse. I politici fanno solo chiacchiere. A volte passa anche il pensiero “e se dovessi venire a mancare?” il mutuo viene estinto, e la famiglia rimane con un tetto e qualcosina di soldi dell’assicurazione. Ma è possibile che qui i politici vivono nei palazzi di vetro e non si accorgono di quello che succede realmente oltre il proprio naso? E i poveri cristi come me debbano pensare questo? Io da padre di famiglia, penso che se ho un tozzo di pane, devo darlo prima ai miei figli, e poi se si può, perché no, anche agli altri. Ma prima ai miei figli. Quello che dovrebbe fare lo Stato e che non fa.

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