Fondazione Alleanza nazionale, appuntamento il 14 dicembre per l’Assemblea dei soci
Qualcosa di nuovo, qualcosa di importante per il futuro della destra italiana si verificherà il prossimo 14 dicembre a partire dalle ore 11 nel saloni dell’Hotel Ergife a Roma, dove è convocata l’Assemblea dei soci della Fondazione Alleanza Nazionale. La notizia era già nell’aria, mancava infatti solo la data, battuta dalle agenzie di stampa nel tardo pomeriggio. La fonte, un post sul profilo facebook di Gianni Alemanno che annuncia: «Come avevamo promesso nel post del 29 ottobre scorso, abbiamo ottenuto che il futuro di Alleanza Nazionale venga deciso non nel chiuso del Consiglio di Amministrazione, o attraverso iniziative unilaterali, ma con la consultazione di tutti i soci della Fondazione e di tutto il mondo della destra politica italiana. Sabato 14 dicembre è stata convocata l’Assemblea dei soci della Fondazione. Da quella sede – aggiunge – partirà il confronto per decidere quale potrà essere il futuro dell’eredità politica e culturale di Alleanza Nazionale. Bisogna creare una nuova e grande casa per la destra italiana, in cui tutti si possano riconoscere senza esclusioni e decisioni dall’alto. Un nuovo Partito della Nazione e del popolo italiano, una grande Alleanza nazionale e popolare che salvi l’Italia da una crisi economica e morale che dura ormai da troppo tempo».
Mancano poco più di due settimane. «Abbiamo già provveduto alle convocazioni di rito e alla stesura dell’ordine del giorno», ci dice il presidente della Fondazione An, senatore Franco Mugnai, al quale spetterà fare “gli onori di casa”: «Nella relazione introduttiva darò conto dell’attività svolta dalla Fondazione in questi anni, ma anche dei nuovi programmi di lavoro. Non solo, ma daremo più di una notizia interessante a proposito delle iniziative seguite al bando di concorso che abbiamo istituito. Verranno presentate delle mozioni e si avvierà il dibattito. Naturalmente l’Assemblea è sovrana». Lo stato d’animo è improntato alla massima serenità», conclude Mugnai, «con la consapevolezza che la Fondazione sia funzionale alla missione che lo Statuto gli assegna come centro di aggregazione delle idee e della cultura della destra italiana».
Una delle incognite che vivacizza l’attesa di questo momento di confronto è se nascerà o no un nuovo partito, come il post di Alemanno lascerebbe prevedere. Su questo punto c’è da aspettarsi una dialettica molto aperta. «Non credo che debbano nascere nuovi partiti, ce ne sono fin troppi», è il giudizio di Maurizio Gasparri, ora in FI, tra i protagonisti del percorso compiuto dalla Destra. Aggiunge: «Comunque, sarà l’Assemblea a valutare e a decidere in base a tutti i poteri che lo Statuto le conferisce. La convocazione dell’Assemblea dei soci non è altro, del resto, che un adempimento statutario», conclude. Sollevato come dopo una lunga attesa è Fabio Rampelli, vicepresidente del gruppo di Fratelli d’Italia: «Era ora, mi viene da commentare. La convocazione dell’Assemblea è un atto necessario e obbligatorio, sono contento che sia stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione. Sarebbe stato preferibile – aggiunge- garantire la partecipazione dei soci alle decisioni prese negli ultimi cinque anni. Ma, facendo comunque prevalere il “bicchiere mezzo pieno”, spero che la partecipazione dei soci sia massima e la collaborazione proficua».