Adesso Vendola copia il Cavaliere: «Hanno manipolato la realtà. Vogliono processarmi in piazza»

16 Nov 2013 11:17 - di Redattore 92

A caldo aveva definito «un’operazione lurida, un tentativo di sciacallaggio e di linciaggio», la diffusione della sua telefonata con l’addetto alle relazioni esterne dell’Ilva, Girolamo Archinà. Il giorno dopo Nichi Vendola, che ha annunciato querela nei confronti del Fatto quotidiano che ha diffuso l’intercettazione, aggiusta il tiro. E si scusa pubblicamente. Lo fa in un’intervista all’Unità. Alla richiesta di chiarimenti  su quella conversazione e sulla sua risata, spiega che si riferiva al filmato in cui l’addetto alle relazioni esterne dell’Ilva strappa il microfono a un reporter televisivo. «In quella sequenza  Archinà introduce un involontario effetto comico: quello scatto felino è l’unico vero oggetto della mia ilarità, non l’atto di censura nei confronti di un giornalista. Su questo atto vorrei esprimere le mie scuse al giornalista: non ho mai avuto nessuna compiacenza verso azioni di questo genere. Mi dispiace che passi l’idea che io voglia disconoscere il lavoro di un cronista: quel riferimento è stato da parte mia un atto di superficialità». Scuse rinnovate nell’intervista a Repubblica,dove  il governatore della Puglia sfodera addirittura la teoria del megacomplotto ordito ai suoi danni, visto che risulta indagato assieme allo stesso Archinà sulla vicenda dell’Ilva. «Penso che l’intercettazione tirata fuori dal cilindro in questo momento – dice Vendola – sia il tentativo di fare il processo in piazza e di avere una facile condanna. Bisogna però avere, però, la pazienza di aspettare che io possa andare a farmi interrogare dal giudice». Peccato che la stessa pazienza, la sinistra di Vendola e compagni non l’abbia mai mostrata nei confronti dei politici di centrodestra indagati. In mattinata sono arrivate anche le scuse sul profilo Twitter del governatore: «Unica cosa di cui mi vergogno davvero è di aver riso in quel modo di un giornalista che faceva il suo mestiere, e a cui chiedo scusa». E ancora: «Non permetterò mai a nessuno di sollevare dubbi sulla mia onestà di e manipolare in modo volgare e strumentale la realtà». Scuse che basteranno per recuperare il suo elettorato? Da ieri sulla Rete fioccano le battute su Sinistra ecologia e libertà e il suo leader. Come quelle su Sel: «Acronimo di Sghignazzi ecologia libertà»

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