Trattativa Stato-mafia, anche Napolitano e Grasso dovranno testimoniare

17 Ott 2013 11:11 - di Redazione

La Corte d’Assise di Palermo, che celebra il processo sulla trattativa Stato-mafia, ha ammesso la richiesta della Procura di citare a deporre il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. I giudici, però, hanno fissato dei “paletti” entro i quali la deposizione dovrà essere contenuta. Per delimitare il contenuto della deposizione del capo dello Stato la Corte d’Assise ha citato la sentenza della Corte Costituzionale che si è pronunciata, a dicembre scorso, sul conflitto di attribuzioni tra la Procura di Palermo ed il Quirinale. I giudici hanno ammesso la deposizione “nei soli limiti delle conoscenze del teste che potrebbero esulare dalle funzioni presidenziali e dalla riservatezza”. Anche il presidente del Senato, Pietro Grasso, deporrà al processo sulla trattativa Stato-mafia. Anche in questo caso i giudici hanno accolto tutte le richieste di ammissione testimoniali della Procura escluse quelle relative alle citazioni dei magistrati Vittorio Teresi, Roberto Scarpinato e Antonio Ingroia.

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