Sfogliatella e caffè gratis nei locali senza slot machine: prende piede la rivoluzione “dolce” contro la ludopatia

26 Ott 2013 11:51 - di Guglielmo Federici

La definiscono rivoluzione “dolce” o rivolta del caffè. Dalla Lombardia alla Campania, dal Nord al Sud una “crociata” ramificata da qualche mese unisce famiglie, i commercianti, i gestori di bar nel segno del marchio e delle iniziative “no slot” e “slot mob”. Nemici da sconfiggere, la febbre del gioco d’azzardo, la ludopatia, vizi in via d’espansione che possono essere solleticati e incrementati a partire da un gesto semplice semplice compiuto da milioni di persone ogni mattina: entrare in un bar e prendere un caffè. Sì, perché le slot-machine all’interno di questi esercizi sono cresciute come funghi. Parte da qui l’iniziativa di un’aggregazione di persone, associazioni e movimenti che intendono premiare i bar che hanno fatto la scelta di principio – molto costosa per le loro casse – di togliere dai locali (o non mettere proprio) le slot machines. Un gruppo di oltre 70 enti in tutta Italia si è riunito già dal mese scorso per realizzare gli “slot mob”. Tutto è iniziato il 27 settembre da Biella, poi l’iniziativa si è estesa a Milano, Brescia, Napoli, Benevento. Le adesioni fioccano e si calcola che fino ad aprile 2014 saranno toccate anche Teramo, Palermo, Catania, Trento, Reggio Emilia, Cremona, Macerata e Roma. L’obiettivo è quello di sensibilizzare contro il rischio del gioco d’azzardo dietro il quale si annidano anche gli interessi della criminalità organizzata, pronta a speculare anche sul bisogno delle vittime di ricorrere a soldi pur di giocare. L’obiettivo non è quindi quello di demonizzare chi ancora ha le slot machines nel locale, ma offrire un “premio civile”, portando gente a farvi colazione gratis, a quei locali che hanno rinunciato agli incassi di queste macchinette. Il caffè torna a farsi solidale. Ieri a Napoli sfogliatella e caffè gratis nella storica Caffetteria presso la Stazione Centrale, il cui titolare è stato premiato. Anche il caffé può essere gustato  con un consumo critico: niente espresso nei bar che hanno in mostra le macchinette mangiasoldi, sì invece a una tazzulella ’e cafè dove non ce ne sono. A Napoli ha fatto seguito Benevento al Caffé dell’Orto. A Cagliari il famoso bar “Valentina” a via Pessina ha smobilitato le slot sostituendole con il vecchio intramontabile calcio balilla. Intanto, le iniziative milanesi hanno portato a casa un risultato: la legge regionale contro la ludopatia, formulata da Viviana Beccalossi di FdI, è stata approvata all’unanimità dal Consiglio lombardo. Per prevenire e contrastare il fenomeno è previsto un sistema di agevolazioni e aggravi dell’aliquota Irap, che favorisce gli esercenti che disinstallano le apparecchiature per il gioco e penalizza gli esercizi in cui sono installate le slot. Questa legge è stata consegnata nelle mani del ministro della giustizia Cancellieri durante una visita istituzionale a Brescia, nella speranza che possa fare da traino a una legge nazionale. Il testo prevede anche il divieto di collocare nuovi apparecchi entro un limite massimo di 500 metri da luoghi sensibili come scuole, oratori, case di cura, impianti sportivi.

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