La politica si zittisce. Annullata la conferenza stampa e la manifestazione del Pdl

3 Ott 2013 10:20 - di Redazione

Un vertice a Palazzo Grazioli con Berlusconi sulla possibile nascita di gruppi autonomi dal Pdl, poi l’annuncio: nessuna conferenza stampa con i ministri, tutto rimandato. Angelino Alfano, scosso dall’ennesima tragedia di Lampedusa, dove il bilancio del barcone andato in fiamme si fa sempre più drammatico, ha deciso di recarsi sull’isola. Annullata anche la manifestazione del Pdl prevista per domani a piazza Farnese.  «La tragedia di Lampedusa è troppo grande per poterci dedicare oggi alle vicende interne al nostro Gruppo parlamentare e al nostro Partito», afferma in una nota Silvio Berlusconi, confermando il rinvio della assemblea Pdl. Berlusconi sottolinea che il naufragio “chiama in causa l’ignavia di un’Europa assente e perfino indifferente”. Anche il ministro Quagliariello ha chiesto che per un giorno la politica smetta di discutere di beghe interne. La notizia della nuova tragedia di Lampedusa ha aperto il dibattito anche nell’aula della Camera. «Bisogna dire basta e serve una risposta forte del Parlamento», ha detto Nicola Fratoianni di Sel mentre Khalid Chaouki ha proposto “una delegazione parlamentare che vada a Lampedusa”. Si delinea, dunque, da una parte il fronte “buonista” che addossa la colpa alla legge Bossi-Fini, come fa la ex deputata Pd, Pina Picierno. Nel caos di dichiarazioni del tutti contro tutti: con i leghisti tra i più insultati, c’è chi chiede addirittura di istituzionalizzare gli sbarchi clandestini: l’idea è quella di allestire dei “traghetti” per i migranti dall’Africa all’Italia. Una proposta avanzata da Gad Lerner sul suo blog e rilanciata sui social network da alcuni esponenti della sinistra. «Bisogna dire basta e serve una risposta forte del Parlamento», dice Nicola Fratoianni di Sinistra e libertò mentre Khalid Chaouki propone «una delegazione parlamentare che vada a Lampedusa». Per il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi aiutare i naufraghi e fermare i trafficanti di morte «è un dovere di cui dobbiamo farci carico, di cui deve farsi carico la comunità internazionale e l’Unione europea in particolare». Per Gianluca Pini, vicepresidente del Gruppo Lega Nord a Montecitorio «la responsabilità morale della strage che sta avvenendo nelle acque di Lampedusa è tutta della coppia Boldrini-Kyenge. La loro scuola di pensiero ipocrita che preferisce politiche buoniste alle azioni di supporto nei paesi del terzo mondo porta a risultati drammatici come questi».

 

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