Grillo calerà a sorpresa su Montecitorio: vorrà fare l’«ispezione» ai suoi deputati?

22 Ott 2013 18:42 - di Corrado Vitale

Dieci ne pensa e cento ne fa. Non sapendo più che cosa inventarsi per finire sui giornali, Beppe Grillo ha inventato un nuovo genere  politico: la politica dell'”improvvisata”.  Sarà infatti un incontro senza preavviso quello tra il leader del M5S e i “suoi” parlamentari eletti. La singolare decisione è venuta dopo il rinvio, chiesto dai deputati, dell’incontro fissato per venerdì della scorsa settimana. Grillo arriverà a Roma in un giorno a sorpresa e andrà in Parlamento. Sarà durante la settimana, in concomitanza con i lavori parlamentari, in modo da poter incontrare il maggior numero di eletti che non potranno così «accampare» impegni sul territori per evitare il confronto.  Insomma, quel rinvio all’ultimo momento da parte dei suoi parlamentari proprio non gli è andato giù. “Non si saranno mica montati la testa?” , si sarà detto il padre–padrone del M5S. Un po’ di suspense non farà certo male agli onorevoli  pentastellati. Per evitare di essere colti in flagrante, mentre magari  sono attovagliati  al ristorante di Montecitorio o  mentre prendono un dolce alle buvette, è probabile che gli ansiosi deputati  dissemino di “pali” piazza Montecitorio, Piazza del Parlamento e le vie adiacenti. Al primo segnale di allarme, si faranno trovare sull’attenti, in Transatlantico, con l’espressione da azzannapartiti dipinta sul volto. Così Grillo sarà contento. Poiché però il comico è un furbacchione (e non è facile dargliela a bere), sicuramente  vorrà ispezionare  i suoi onorevoli,  per vedere se ci sono tracce di sugo o macchie di caffé su giacche e camicie. Dopodiché, li interrogherà sul “verbo” quotidiano dispensato dal suo Blog. Dopodiché, rassicurato sul grado di fedeltà dei suoi  “soldati” in Parlamento, se ne tornerà tutto contento a Genova. E l’incontro finirà lì.

Stiamo descrivendo una situazione immaginaria e surreale? Non tanto, dal momento che i grillini, da quando, dal marzo scorso, hanno messo piede  in Parlamento, hanno fatto anche di peggio: hanno okkupato  la terrazza di Montecitorio, si sono baciati in aula, hanno dichiarato che i perfidi poteri amerikani hanno installato microchip nei cervelli dei cittadini. E tutto ciò per la maggior gloria del leader e del suo profeta, Gianroberto Casaleggio. Avete capito allora perché  Grillo ha tuonato qualche tempo fa contro l’art. 67  della Costituzione, quello che stabilisce che «ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita la sue funzioni senza vincolo di mandato»? Un «vincolo di mandato» i parlamentari pentastellati lo dovranno invece avere: con il loro capo supremo, che fa conoscere le sue volontà attraverso il Blog. E poi la  chiamano “democrazia 2.0”! Che sia 2.0 non c’è alcun dubbio, nel senso contano solo in due (Grillo e Casaleggio), mentre tutti gli altri contano zero. Che sia però democrazia è tutto da dimostrare.

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