«Due mamme e due figlie, ma senza maschi». Ecco la famiglia perfetta della figlia di Vecchioni

26 Ott 2013 18:36 - di Roberto Mariotti

«Voglio una donna donna donna con la gonna…che s’innamori di te quella che fa carriera, quella col pisello e la bandiera nera, la cantatrice calva e la barricadera che non c’è mai la sera…», cantava Roberto Vecchioni vent’anni fa reclamando il diritto del maschio italiano ad avere una moglie, fidanzata, o ragazza più femminile e meno vicina agli stereotipi maschili. All’epoca Francesca Vecchioni era già maggiorenne. Chissà se è stata per la legge del contrappasso in una manualistica da psicologia da vagone ferroviario, oppure semplice coincidenza, certo è che Francesca non poteva essere più distante dallo stereotipo della donna immaginata nei brani più celebri del cantautore milanese, dalla fidanzatina di Luci a San Siro della protagonista di Milady o di altre canzoni del papà. Oggi Francesca è un testimonial delle coppie gay. Una partner, un viaggio in Olanda per una gravidanza in laboratorio, la nascita di due gemelline diventate il modello della famiglia perfetta: senza maschi.   «Dobbiamo fare in modo che lo Stato non alimenti i pregiudizi. I diritti – ha detto dal palco della Leopolda la figlia del cantante – sono tali se sono di tutti, sennò si chiamano privilegi». Francesca ha raccontato la sua famiglia, composta dalla sua compagna e delle sue due bimbe. La Vecchioni ha parlato dei pregiudizi che ci sono nei confronti di queste famiglie evidenziando che sono molto più tra gli adulti che tra i bimbi che «sanno molto meglio di noi cos’è una famiglia». Senza padri, ovviamente.

E il cantautore milanese come l’ha presa? Quando non beve per dimenticare (magari sciroppo per la tosse, come ha spiegato alla Polstrada che l’altra settimana lo ha trovato posivito all’alcol test) scrive canzoni in difesa del nuovo modello di famiglia. Come l’ultima del suo album, intitolata Due madri con chiaro riferimento alla rampolla. Vecchioni che diventa paladino delle coppie gay come quella mamma di un racconto di Salvatore Marotta: devotissima cattolica, quando scopre che il figlio ruba in chiesa, decide di farsi musulmana. Lì cuore di mamma, qui cuore di papà.

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