Da Grillo nuovi insulti e facili ironie contro Napolitano: «È un anziano signore con cui abbiamo seri problemi»
Beppe Grillo è al Senato per incontrare il gruppo M5S. Il leader del Movimento è arrivato a palazzo Madama “a sorpresa”, come preannunciato nei giorni scorsi. Le prime, tracotanti parole le ha riservate al capo dello Stato: «Napolitano è un anziano signore con cui abbiamo seri problemi». Grillo ha riproposto anche l’impeachment : “È un presidente di parte ed è sconveniente che prenda decisioni senza ascoltare noi che rappresentiamo 9 milioni di persone”. L’ improvvisata in Senato è avvenuta dopo che i parlamentari pentastellati avevo chiesto un rinvio dell’incontro con il comico e con Casaleggio. Sui motivi del suo blitz in Senato Grillo scherza con i gornalisti: «Sono venuto a vedere l’arredamento». Il leader del M5s ironizza anche sul voto a proposito della decadenza di Berlusconi: «Lo chiedete a me? Io sono solo un comico populista». E subito dopo reitera la richiesta di elezioni: « Dobbiamo andare alle elezioni in qualsiasi modo: loro non vogliono farlo per i loro subdoli calcoli». «Questo Paese – dice– ce lo dobbiamo riprendere: lo Stato non c’è più.non c’è e quando c’è la gente lo percepisce con ansia. Si rappresenta come Equitalia, la burocrazia, le tasse. Non abbiamo più tempo di giocare».
Parole sarcastiche anche sulla convocazione del congresso del Pd e del Consiglio nazionale del Pdl per l’8 dicembre: «Tutti i pesci vennero a galla per vedere…». La giornata per il M5s era cominciata con una polemica con Pippo Civati, definito sul Blog «il rivoluzionario che vuole cambiare le cose cambiandole, in oltre il 90% dei casi vota esattamente come il Pdl». Non s’è fatta attendere la piccata risposta dell’esponente Pd: «Il metodo Grillo, che più che un metodo Boffo è un metodo buffo, colpisce ancora, a vanvera, come sempre più spesso gli capita. Faccio notare che il partito di cui faccio parte è mio malgrado alleato con il Pdl, e quindi è inevitabile che, rispondendo a una dinamica di gruppo, mi ritrovi a votare come il Pd»