Corteo di Roma, tutti scarcerati. E gli scontri restano senza colpevoli
Tutto come previsto. La manifestazione di Roma, con le relative e annunciate violenze, i pochi arresti, gli interrogatori e le scarcerazioni sono parte di un copione già visto. Oggi pomeriggio sono stati tutti scarcerati i sei manifestanti arrestati a Roma sabato durante il corteo dei movimenti.
Per tutti le accuse di resistenza a pubblico ufficiale sono cadute, non essendoci elementi che provassero la loro partecipazione agli scontri. Erano stati fermati dopo gli scontri avvenuti nella zona del ministero dell’Economia. La decisione del gip è stata accolta con un applauso dal centinaio di manifestanti che da questa mattina si trovano davanti al carcere di Regina Coeli. Le persone rimesse in libertà provengono tutte da altre città: sono Massimo Forina, 23 anni, pugliese, Rafael Campagnolo, 30 anni di Pesaro, Giovanni Sacco, 24 anni, di Caserta, Sara Vertuccio, 24 anni, di Sapri, Annunziata Celeste, 22 anni, di Napoli e Raffaele Durno, 50 anni, di Genova. I sei manifestanti scarcerati lasceranno il carcere di Regina Coeli nelle prossime ore. I fermati dovranno ora sbrigare alcune pratiche burocratiche per poi poter lasciare la casa circondariale e riabbracciare i familiari che da questa mattina erano in attesa della decisione del giudice per le indagini preliminari con un sit-in davanti al carcere romano di Regina Coeli. «Tutti liberi», era lo slogan scandito dai manifestanti che hanno anche esposto uno striscione con la scritta: «Chi devasta e saccheggia le nostre vite è lo Stato, liberi tutti». La magistratura li ha accontentati subito.