Tredici feriti in una sparatoria a Chicago, la città americana maglia nera della violenza
Ancora una sparatoria negli Stati Uniti: è stata una notte da Far West a Chicago, dove tredici persone, tra cui un bambino di tre anni e due adolescenti, sono rimaste ferite nel corso di una sparatoria avvenuta nella notte in un parco nella zona sud di Chicago. Dieci delle persone coinvolte, tra cui il bambino, sono state trasportate in ospedale, si legge sull’edizione on line de “The Chicago Tribune”. Cinque di loro si trovano in gravi condizioni. Tra queste – riferisce la polizia – quello che desta maggiore preoccupazione è proprio il bimbo di tre anni, ricoverato al Mount Sinai Hospital, che ha subìto una ferita da arma da fuoco alla testa: il proiettile sarebbe entrato dall’orecchio del bambino e uscito dalla bocca. La sparatoria è avvenuta in un campo di basket, sulla 51° strada di Cornell Square Park, intorno alle 22,15 ora locale. Al momento la dinamica dei fatti è ancora incerta. Secondo un testimone, che è anche lo zio del bambino, a sparare sarebbero stati uomini con i capelli rasta a bordo di un’auto grigia. Tuttavia, non è stato ancora compiuto alcun arresto. Sul posto sono intervenuti una sessantina di agenti, assieme a dieci ambulanze. Proprio l’altro giorno erano state pubblicate le statistiche dell’Fbi secondo le quali Chicago è diventata nel 2012 la città con più omicidi d’America, in cifra assoluta, battendo per la prima volta New York che ha tre volte abitanti di più. Nella città l’anno scorso ci sono stati 500 morti ammazzati, in aumento rispetto ai 431 del 2011. Per combattere la violenza armata, soprattutto tra bande rivali – riporta “The New York Times” – quest’anno la polizia di Chicago ha dispiegato centinaia di poliziotti in diverse zone della città.