Rifiuti in Campania, 45mila cartoline di mamme con le foto dei loro figli morti

16 Set 2013 21:14 - di Desiree Ragazzi

L’immagine di sette mamme che hanno tra le braccia la foto dei figli morti di tumore: è quella stampata su 45mila cartoline inviate al Papa e al presidente della Repubblica dai residenti nella “Terra dei fuochi”, la zona tra le province di Napoli e Caserta, dove si verificano da anni sversamenti e roghi di rifiuti tossici. L’obiettivo, spiega don Maurizio Patriciello, il sacerdote che da Caivano (Napoli) ha lanciato l’iniziativa, è di superare le centomila cartoline, con destinazione anche il presidente del Consiglio e l’Onu. Le cartoline avranno come destinazione anche il Parlamento europeo. Nella cartolina inviata al Papa c’è il messaggio: “Padre Santo aiutaci”; in quella spedita al capo dello Stato la scritta: “Presidente, i nostri figli muoiono”. «Le mamme – spiega don Maurizio – si trovano all’interno della cameretta dove vivevano i loro figli uccisi dal tumore. Il nostro è un appello a tutti coloro che ci governano. Questo problema è stato riconosciuto da tutti ma la risposta è sempre blanda, leggera di fronte a quella che è una emergenza. La gente muore, ci vogliono risposte immediate». Che la situazione sia drammatica e che le promesse fatte da De Magistris in campagna elettorale si siano rilevate tutte un bluff è ormai sotto gli occhi di tutti. «Il rischio di una nuova emergenza rifiuti è reale – ha detto il coordinatore del Pdl della Campania, Francesco Nitto Palma, nel corso di un incontro con la stampa a Napoli – In campagna elettorale Gianni Lettieri, da candidato del centrodestra, lanciò l’idea dei rifiuti all’estero in attesa del termovalorizzatore. De Magistris li manda in Olanda e paga, regalando anche materiale per produrre energia. Ma del termovalorizzatore non c’è traccia». In più, ha proseguito Palma, «la raccolta differenziata è un sogno fermo, mi pare al 18% o poco più a fronte di promesse di arrivare al 70% in poco tempo». Le conseguenze di questo, secondo Nitto Palma, sono che «l’Europa ora ci sanzionerà e, in più, la Provincia di Napoli non è più in grado di sostenere economicamente i viaggi all’estero dell’immondizia e, quindi, rischiamo l’emergenza rifiuti. Ma, in generale, ho l’impressione che questo ennesimo problema per De Magistris sia uno dei segnali di una stagione alla fine».

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