Ancora scintille alla giunta del Senato, è scontro sul voto. Alfano: Berlusconi non si farà zittire
La fragile tregua raggiunta nella giunta delle elezioni del Senato che sta valutando il caso di Silvio Berlusconi è già naufragata. Non c’è unanimità, infatti, sul calendario dei lavori da seguire. Ora dovrà essere il presidente Dario Stefàno (Sel) a fare una proposta di mediazione. All’inizio della seduta dell’Ufficio di presidenza della giunta, il vicepresidente Giacomo Caliendo (Pdl), aveva proposto di arrivare ad un voto tra due settimane. Poi il Pdl aveva corretto il tiro ipotizzando un voto entro venerdì della prossima settimana. Ma ormai le posizioni di Pd e Movimento 5 stelle si erano irrigidite. I senatori grillini, infatti, proponevano di far lavorare la giunta, se necessario, anche il fine settimana pur di arrivare ad un voto nei tempi più rapidi possibili. L’intenzione del Pd, invece, era quella di chiudere il capitolo ‘relazione Augello’ entro lunedì, al massimo martedì mattina. In questa situazione, dopo due ore di discussione, si è preferito affidare la decisione di fissare un calendario dei lavori al presidente della giunta.
Il socialista Enrico Buemi ha lasciato in anticipo l’Ufficio di presidenza per protestare contro ”l’atteggiamento del Pd che probabilmente vuol far cadere, con quest’atteggiamento, il governo Letta”. Il presidente della giunta Stefano si dice però fiducioso su un’intesa possibile: ”L’intenzione di tutti è quella comunque di votare entro la prossima settimana – sottolinea – pertanto penso che ad un’intesa si possa ancora arrivare”. Ma fa capire, al contempo, che strade per allungare i tempi non sono a suo avviso praticabili: ”La legge Severino ci indica la strada dell’immediatezza che noi abbiamo seguito sin dall’inizio con la procedura”.
Intervenendo alla convention organizzata da Il Giornale a Sanremo, il segretario del Pdl Alfano è tornato ad accusare il Pd e la sinistra per l’atteggiamento aggressivo e liquidatorio assunto nei confronti di Berlusconi: ”Ci pare brutto e non corretto ciò che sta facendo la sinistra in giunta al Senato: stanno trattando la vicenda della decadenza del leader del centrodestra italiano come fosse la finale della Coppa del Mondo come se dovessero alzare una macabra coppa”. ”Tutto ciò – ha aggiunto – è insopportabile e inaccettabile. Speriamo in un ravvedimento dei comportamenti. Saremmo tutti curiosi di sapere quante volte la giunta ha lavorato così a rotta di collo per ottenere un risultato quale quello da loro auspicato e secondo noi evitabile della decadenza”. Si è detto infine sicuro che Berlusconi non si farà zittire e che continuerà a far sentire la sua voce.