Addio a Carlo Castellaneta, scrittore simbolo della Milano da leggere
28 Set 2013 12:10 - di
Addio a Carlo Castellaneta, lo scrittore che ha dato il suo massimo tributo a Milano. Ottantatreenne
è morto a Palmanova, in provincia di Udine per una complicazione sopraggiunta durante una polmonite. L’annuncio della sua scomparsa è stato dato dai figli, Dario e Paola, e dalla seconda moglie, Caterina. La sua è stata una vita vissuta tra redazioni e libri. Acuto osservatore, il suo romanzo d’esordio, Viaggio col padre, fu pubblicato nel 1958 per volere di Elio Vittorini da Mondadori dove lavorava come correttore di bozze. Iniziò così una carriera fortunata, con diverse opere tradotte in inglese, francese, spagnolo e tedesco: tra le più note Notti e nebbie, da cui è stata tratta una serie televisiva firmata da Marco Tullio Giordana la cui sceneggiatura è dello stesso Castellaneta. E poi L’età del desiderio e Gridando: avanti Savoia, l’ultimo romanzo uscito nelle librerie nel 2007. La sua è stata tutta una carriera in ascesa, dopo la pubblicazione del primo libro passò da correttore a giornalista, a direttore della rivista Storia illustrata, e per anni è stato collaboratore Corriere della Sera. Il suo secondo romanzo, edito Feltrinelli nel 1961, Una lunga rabbia è ambientato nel mondo dei pittori, delle gallerie d’arte che Castellaneta aveva frequentato giovanissimo. Della sua competenza nel campo delle arti figurative è frutto il Dizionario della pittura italiana, pubblicato nel 2002. Scrittore appassionato di pitture, racconta otto secoli di storia dell’arte italiana in un solo volume. In ordine alfabetico vengono elencati i principali artisti di ieri e di oggi, affrontando le biografie dei singoli pittori, sottolineando le ragioni del loro successo e mettendo in luce anche la cornice storica del loro tempo. Per gli artisti del passato è stato fatto un lavoro di ricerca sui testi dei cronisti d’epoca; per i contemporanei un’appassionata testimonianza di prima mano su molti protagonisti del Novecento. Quanto ai romanzi, al pieno successo approdò nel 1965, con Villa di delizia, finalista al Campiello. Tra gli altri successi, Gli incantesimi, nato dall’incontro, in Senegal, con Léopold-Sédar Senghor, La dolce compagna, Passione d’amore, L’età del desiderio, Le donne di una vita, L’amore immaginario, Tracce dell’anima, Polvere di stelle. Ma Castellaneta ha scritto anche di libri per ragazzi, come l’autobiografico Un’infanzia italiana. Alla sua amatissima città natale sono dedicati molti scritti – da Storia di Milano a La mia Milano, da Milanesi si diventa ad Amare Milano – la cui summa è il Dizionario di Milano in 600 lemmi, per quasi 500 pagine. E dulcis in fundo, lo scrittore per circa per una ventina d’anni è stato presidente del Museo Teatrale alla Scala.