Usa, sfiorata altra strage per l’uso delle armi ma la rapina… era un film

3 Ago 2013 19:00 - di Redazione

Negli Stati Uniti, come si sa, il possesso delle armi è motivo di accese polemiche dopo le ultime stragi. E in una caffetteria di Los Angeles se ne è sfiorata un’altra, stavolta però per un malinteso. I poliziotti, armi in pugno, per poco non hanno sparato ad alcuni attori mentre giravano la scena di una rapina. «Abbassate le armi, subito!», ha urlato un agente agli attori nella parte dei rapinatori, con tanto di pistole finte e passamontagna. A quel punto però solo uno di loro ha avuto la prontezza di riflessi di lasciar cadere a terra la sua arma, mentre l’altro, sotto choc, è rimasto bloccato, con la sua pistola finta, ma perfettamente uguale a una vera, ancora in pugno. Per fortuna l’agente non ha aperto il fuoco e tutto s’è chiarito, ma dopo attimi di terrore. «Se solo l’uomo armato si fosse mosso di un centimetro sarebbe un uomo morto. Siamo stati a un millisecondo dal dramma», ha commentato il capitano di Polizia, Tim Staab. Come raccontano i media locali, la Polizia è intervenuta dopo aver ricevuto la telefonata di una donna poco lontano dalla caffetteria che non si era resa conto della camera da presa. Il film era opera di una compagnia universitaria. Gli attori sono stati rilasciati, senza alcuna accusa a loro carico. Ma solo dopo aver ricevuto una lavata di capo sul procurato pericolo.

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