La morte del pensionato-eroe fa piangere la Francia: troppa “Gioventù bruciata” (come in Italia)
Storia di ordinaria follia nella Francia di Hollande. Che però somiglia alle tante storie di ordinaria follia che viviamo in Italia. La triste storia del pensionato Jacques Blondel, ucciso mentre cercava di fermare due rapinatori diciottenni in fuga nelle strade di Marignane (cittadina nei dintorni di Marsiglia), commuove e indigna la Francia, rilanciando il dibattito sulla sicurezza nella zona. «Abbiamo a che fare con una gioventù che non ha più alcuna nozione del bene e del male, con una generazione violenta che non ha più paura di uccidere», tuona dalle pagine del Parisien Samia Ghali, deputata socialista eletta in uno dei quartieri più a rischio di Marsiglia. «La gente non ne può più, l’ho detto al primo ministro e lo ripeto: di fronte all’urgenza, serve che lo Stato mobiliti dei mezzi eccezionali». Ancora più accorato il sindaco di Marignane, Eric Le Disses, che salutando il «gesto eroico di un uomo che voleva opporsi», invoca l’intervento dell’esercito, «e che resti il tempo che serve, a Marsiglia e dovunque sia necessario’» Cerca invece di tranquillizzare il prefetto delle Bouches-du-Rhone, Jean-Paul Bonnetain: «La nostra azione in materia di lotta alla delinquenza comincia a portare i suoi frutti, tutti gli indicatori sono in positivo», dichiara, accusando poi i media di concentrare sempre l’attenzione su Marsiglia e dintorni nonostante fatti di sangue analoghi succedano anche altrove. Nel frattempo, il quartiere in cui risiedeva l’uomo, e dove ha tragicamente trovato la morte, si prepara a celebrarne il ricordo con una “marcia bianca”.