Dissidente detenuto beffa la polizia cinese con un videomessaggio diffuso in tutto il mondo

8 Ago 2013 17:13 - di Redazione

Beffando la polizia cinese, il dissidente detenuto Xu Zhiyong è riuscito a diffondere un video nel quale invita «i cittadini coraggiosi a farsi avanti per ottenere i loro diritti e realizzare i loro sogni». Il video, che dura oltre un minuto, è tuttora visibile su Youtube, che in Cina è oscurato dalla censura ma che si può aprire collegandosi ad un Virtual Private Network (Vpn). «Non importa quanto corrotta e assurda sia la nostra società, questo Paese ha bisogno di cittadini coraggiosi che si facciano avanti, mantengano ferme le loro convinzioni e realizzino i loro diritti, le loro aspirazioni e i loro sogni», afferma il dissidente nel video-messaggio. È la prima volta che un dissidente riesce a far uscire un video da un carcere cinese. Xu Zhiyong, un avvocato di 40 anni che oltre dieci si batte per i diritti civili e che ha fondato il Nuovo Movimento dei Cittadini, è stato arrestato a metà luglio. Ancora non gli sono state mosse accuse formali ma la polizia di Pechino ha affermato di averlo arrestato perché avrebbe «disturbato la quiete pubblica». Nel video, girato probabilmente con un telefono cellulare da un visitatore, Xu indossa il giubbotto arancione dei detenuti, ha le manette ai polsi e parla da dietro una vetrata. L’avvocato appare in buone condizioni fisiche e morali e parla con sicurezza e senza interrompersi. Tra l’altro, Xu afferma di aver commesso tre «crimini»: quelli di aver chiesto il rispetto dei diritti dei cittadini garantiti dalla Costituzione, uguali opportunità scolastiche per tutti e che i funzionari pubblici siano obbligati a dichiarare i loro patrimoni. Nelle ultime settimane decine di dissidenti e critici del governo comunista di Pechino sono stati arrestati, tra cui almeno sedici esponenti del Movimento dei Cittadini. Secondo gli attivisti per i diritti civili, si tratta dell’ ondata di repressione più forte degli ultimi due anni, paragonabile a quella del 2011, provocata dalla paura che le «primavere arabe» contagino l’opinione pubblica cinese. La scorsa settimana un gruppo di intellettuali ha lanciato una petizione per la liberazione di Xu Zhiyong, raccogliendo in pochi giorni oltre duemila firme. Uno dei promotori della petizione, il giornalista Xiao Shu, è stato fermato venerdì scorso dalla polizia, che lo ha rilasciato dopo 48 ore. (Il video con l’ appello di Xu Zhiyong e’ visibile su Youtube all’ indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=B9heEIF5EFI&desktop_uri=%2Fwatch% 3Fv%3DB9heEIF5EFI&nomobile=1).

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