Strage di Bologna: Kram non risponde ai pm. E Carlos torna a chiedere di essere sentito

26 Lug 2013 16:15 - di Redazione

L’avvocato Gabriele Bordoni, legale italiano di Carlos, il terrorista internazionale noto anche come Lo Sciacallo (Ilich Ramirez Sanchez, venezuelano di 64 anni), ribadisce oggi l’invito ad andare sentire il suo assistito, detenuto in Francia. A inizio 2012 Carlos aveva inviato una lettera al legale dal carcere di Poissy (Parigi) per ribadire di aver cose da dire sulla strage di Bologna e su altri fatti di sangue italiani. Bordoni, era andato a Parigi per raccoglierne la testimonianza, che poi aveva sintetizzato in una memoria presentata alla procura. Il pm Enrico Cieri, titolare dell’inchiesta bis sulla strage, era già andato a interrogare Carlos nell’aprile 2009, e in quel caso non erano emersi spunti per l’inchiesta. Dopo aver presentato le memoria Bordoni però non ha più ricevuto comunicazioni dagli inquirenti. Carlos, ha spiegato il legale, gli aveva dato indicazioni precise. «Non vorrei che si ripetesse l’errore commesso all’inizio dell’indagine, negli anni ’80, quello di trascurare spunti importanti». Bordoni riconosce l’impegno della Procura nell’esaminare i diversi aspetti dell’inchiesta bis «ma sul fronte di Carlos non è stato fatto nessun accertamento. Se il terrorista Thomas Kram, sentito ieri, non risponde alle domande su quali fossero i suoi rapporti con Carlos, forse ci sono dei dettagli che meriterebbero di essere approfonditi».

Kram, indagato per la strage assieme a Christa Margot Frohlich, è venuto in Italia per rendere spontanee dichiarazioni. Sostanzialmente ha ribadito quanto raccontato in un’intervista del 2007, di aver sì dormito in città la notte tra l’1 e il 2 agosto ma di essersi allontanato il giorno dopo, quando avvicinandosi alla stazione ha visto le ambulanze. Per i due terroristi delle Rz, gruppo terroristico di estrema sinistra tedesco legato a Carlos, era stato chiesto dagli inquirenti bolognesi un interrogatorio per rogatoria alle autorità tedesche. Il Pm Enrico Cieri e il procuratore capo Roberto Alfonso, avrebbero voluto sentire anche Magdalena Kopp, ex moglie di Carlos, e Johannes Weinrich, il suo braccio destro. Nel marzo scorso però c’era stato un esito negativo alla richiesta di rogatoria perché per le autorità tedesche, i 4 erano intenzionati ad avvalersi della facoltà di non rispondere. In questi mesi, però, il Pm Cieri è riuscito a mantenere aperto un contatto con l’indagato, che alla fine ha accettato di venire in Italia per rendere spontanee dichiarazioni. Nel colloquio di ieri, infatti, ha dato la sua versione dei fatti, ma quando gli inquirenti gli hanno fatto domande per chiarimenti (non potendo fare, durante le dichiarazioni spontanee, domande a contestazione) Kram non ha risposto.

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