Milano, per far posto all’Expo piovono maxi-risarcimenti. Fino a cinquantamila euro per i rom abusivi
Quando si dice la generosità. La spa Infrastrutture lombarde, (società regionale al 100 per cento) in queste ore sta sborsando dai 10mila ai 50mila euro come maxi-indennizzo ai rom che vivono in villette abusive in via Monte Bisbino al confine tra Baranzate e Milano. Case che verranno espropriate per far posto al raccordo strategico che collegherà la stazione della metropolitana M1 di Molino Dorino con la Milano – Laghi. Il fatto a dir poco curioso è che non si tratta di un esproprio “classico” che prevede una giusta compensazione per le famiglie, ma di case abusive costruite negli ultimi trent’anni da rom dell’Est Europa senza licenze e mai condonate.
È stata l’edizione milanese di Repubblica.it a rivelare la matassa di una vicenda a dir poco complessa sulla quale è intervenuto anche Roberto Maroni smentendo che l’operazione sia da addebitare al Pirellone. Intervistato, il governatore lombardo ha chiamato in causa il “collega” Pisapia. «Non è Infrastrutture lombarde che paga: è il Comune di Milano con i fondi che ha a disposizione per questo. È un accordo fatto tempo fa. Si tratta probabilmente – ha aggiunto – di una anticipazione che prevede il trattenimento successivo delle somme che devono essere pagate al Comune».
Di fronte all’obiezione che si tratta in ogni caso di pagare con i soldi pubblici per abitazioni abusive, Maroni si è limitato ad aggiungere che «il titolare di questa iniziativa è il Comune di Milano». La normativa non aiuta a comprendere l’iter della complicata operazione, anche perché se gli edifici sono abusivi, i terreni sono stati regolarmente acquistati 25 anni fa. Nel dicembre 2011 l’esproprio fu annunciato tramite il sito web di Regione Lombardia stabilendo un risarcimento di appena 7 euro al metro quadrato, successivamente l’entrata in vigore del nuovo Pgt, il piano di governo del territorio della giunta Pisapia, ha reso edificabili alcune aree permettendo alle famiglie rom di rinegoziare la trattativa arrivando alla soglia di circa 100 euro a metro quadrato. «Abbiamo mediato per favorire l’incontro fra le parti», spiegano dall’assessorato alla Sicurezza mentre il sindaco preferisce non parlare. I funzionari di Infrastrutture Lombarde hanno già consegnato i primi assegni alle famiglie, che hanno cominciato a sbaraccare le case. Entro giovedì mattina l’area dovrà essere completamente sgombra. Nel villaggio c’è di tutto: prefabbricati malconci ma anche villette in muratura, con patio, vasi di fiori alle finestre, antenne paraboliche e posti auto coperti sotto cui riposano berline tedesche. Il valore commerciale di alcune case – lamentano i proprietari – è di centinaia di migliaia di euro, ma ci dovremo accontentare di un decimo del prezzo di mercato». Finora Infrastrutture Lombarde non ha comunicato ufficialmente l’importo complessivo, ma la cifra totale dovrebbe essere compresa fra i 500mila euro e un milione.