Epifani: se Letta tira a campare non va bene per il Paese

16 Lug 2013 17:08 - di Redazione

Il segretario del Pd Guglielmo Epifani, in un videoforum su Repubblica.it, traccia un provvisorio bilancio della situazione politica ma appare tiepido sulle possibilità di durata del governo Letta. “Un governo – dice Epifani – che va avanti se viene messo in condizioni di fare le cose, se non è messo nelle condizioni di farle è chiaro che avremo un altro scenario”. L’unica cosa che non si può sopportare è la “fibrillazione continua”, “tirare a campare non andrebbe bene al Paese”.

Epifani ha risposto anche ad alcune domande sull’ineleggibilità di Berlusconi (la discussione generale si terrà in Senato il 24 luglio presso la giunta delle elezioni): “Se stiamo al testo di quella benedetta legge è difficile renderlo ineleggibile”, è la sua valutazione. Ma, ha ammonito Epifani, “non è quello il cuore di tutte le battaglie, non vorrei lo caricassimo” perché “è il terreno più impervio per come è scritta quella legge”. Una legge che – ha evidenziato Epifani – va cambiata e in questo senso va la proposta Mucchetti-Zanda che “va vista come un passo in avanti, e se la togliamo dalle polemiche è una legge di cui Paese ha bisogno”, non è un “salvacondotto: è pensata in tutt’altra logica”.

Quanto al nome di chi sarà il candidato premier, Epifani giudica possibile che sia lo stesso Letta a giocare questo ruolo e poi sottolinea: no all’automatismo del segretario unico candidato Pd alle primarie anche perché potrebbe esserci sempre un ‘nuovo Prodi’ e non potrebbe essere certo escluso dalla corsa, quindi serve “flessibilità”. Infine sul congresso del Pd Epifani ha concluso: “Qui c’è una confusione, il congresso inizia quando la gente comincia discutere, è fatto di più momenti, abbiamo bisogno di fare una discussione con i nostri iscritti perché abbiamo problemi per la fase alle nostre spalle (le elezioni, il presidente della Repubblica) con chi ne dobbiamo parlare se non con i nostri? Voglio far subito i congressi di base. La forza del Pd dove sta? Nei territori, nei circoli, tra gli iscritti, noi non abbiamo le televisioni”.

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