«Disordini di piazza nei prossimi mesi»: il guru Casaleggio la spara grossa e il ministro Delrio gli dà ragione

22 Lug 2013 16:00 - di Aldo Di Lello

È dura la vita del guru, soprattutto se fornito del carisma della profezia. Bisogna sempre inventarsi qualcosa per nutrire l’immaginario degli adepti. Così Gian Roberto Casaleggio ha affidato al Blog del suo sodale Beppe Grillo l’ultima delle sue fosche visioni. «Io penso che il Paese avrà nei prossimi mesi, non so quanti, uno shock economico. Uno shock che potrebbe portare a una ridefinizione della rappresentanza politica oppure a uno spostamento della politica da problemi politici a problemi  di carattere sociale: disordini, rivolte. Quindi qualcosa che non può essere dominato dalla politica».  Il profeta non annuncia (bontà sua) una guerra civile ma «situazioni difficilmente controllabili dal punto di vista dell’ordine pubblico». Il Paese – sentenzia –  ha «bisogno di una svolta e questa tarda a venire, mentre l’economia continua  peggiorare sensibilmente».

Letta così, sembra una non tanto velata minaccia Ma, considerato il personaggio (nel 2008 profetizzò  il “nuovo ordine mondiale di Gaia” , preceduto da una guerra planetaria prevista per il 2020) saremmo tentati di considerarla una sparata dal sapore un po’ di osteria per tenere gasati i sostenitori a corto, in questi ultimi tempi, di adrenalina.

Il fatto sconcertante è però che questa sparata del guru del M5S  sia condivisa e rilancia da un ministro della Repubblica, Graziano Dewlrio, titolare del  dicastero degli Affari Regionali.  Parlando a Modena, ha affermato: «Condivido l’allarme di Casaleggio anche nella drammaticità dell’appello. Ha detto una cosa vera, sarà un autunno molto difficile, e sono alcuni mesi che lo diciamo»

Passi per un un guru, ma è grave che un membro del governo non tenga conto che il disagio sociale non può assolutamente giustificare né  l’incanaglimento civile né l’incitameneto al rancore politico.  A tutto ciò aggiungiamo che viviamo  in tempi di neo-credulonaria duffusa. Nel momento in cui le vecchie mitologie politiche sono saltate, non è che la gente creda in meno cose. Al contrario, rimane più facilmente vittima della prima panzana in circolazione. E questo Casaleggio deve saperlo bene, visto che passa per uno dei più sofisticati imprenditori della comunicazione e del marketing politico che ci sono oggi in Italia. Ha capito probabilmente che, in fasi di crisi e di smarrimento, ottiene successo quello che al spara più grossa. L’unico problema è che poi può saltare sempre fuori la solita testa balzana che inizia la sua solitaria guerra allo Stato.

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