Condannato a mille anni il mostro di Cleveland. In Italia sarebbe uscito dopo venticinque

26 Lug 2013 19:48 - di Redazione

Ergastolo più altri mille anni di galera. Condanna record per Ariel Castro, il “mostro” di Cleveland, che ha accettato di patteggiare per evitare la pena di morte. Castro era accusato di avere rapito e segregato tre ragazze nella sua casa di Cleveland, in Ohio, per 10 anni, ha quindi accettato di patteggiare per i reati di rapimento e omicidio aggravato. In base all’accordo raggiunto con la corte dovrà stare in carcere tutta la vita senza avere il diritto alla libertà condizionata. All’ergastolo si aggiungono ulteriori mille anni di prigione. L’ex autista di autobus ha accettato di dichiararsi colpevole di 937 dei 977 capi d’accusa contro di lui. Castro era anche accusato di omicidio aggravato di un feto dopo aver forzatamente provocato un aborto a una delle sue vittime, e in caso di condanna per questo reato è prevista la pena capitale. L’inizio del processo contro Castro era in programma per il prossimo 5 agosto. Secondo quanto dichiarato dai procuratori, la casa di Cleveland in cui sono state tenute segregate le tre ragazze per 10 anni verrà abbattuta. «Sapevo che stavo per essere condannato per tutti i crimini possibili», ha detto Castro durante l’audizione in tribunale. Quando il giudice ha chiesto a Castro se era consapevole che passerà il resto della sua vita dietro le sbarre, lui ha risposto: «Sì lo capisco vostro onore, e sono d’accordo».

La condanna record arriva mentre in Europa si va verso l’abolizione anche dell’ergastolo. Due settimane fa la Corte europea dei Diritti Umani ha sanzionato la Gran Bretagna per la legislazione sul carcere a vita, definito “inumano e degradante”, sostenendo che la condanna ergastolo dovrebbe essere rivedibile dopo un certo periodo di tempo, normalmente 25 anni. Il caso era stato portato dinanzi al tribunale da tre autori di efferati omicidi: Jeremy Bamber, che nel 1985 ha sterminato la famiglia, il serial killer Peter Moore che ha ucciso quattro persone e Douglas Vinter, che nel 2008, dopo avere scontato dieci anni per omicidio, ha ucciso la moglie a coltellate mentre era in permesso premio. In Italia, invece, ai condannati alla pena dell’ergastolo è consentito di accedere ai permessi premio dopo 10 anni di espiazione della pena; dopo 20 anni si può accedere alla semilibertà e dopo 26 alla libertà condizionale.

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