A Guantanamo i detenuti rapiti da “50 sfumature di grigio”. Trascurata la lettura del Corano
I detenuti di Guantanamo preferiscono il best seller erotico “50 sfumature di grigio” al Corano. La notizia è stata riferita all’“Huffington Post” dal deputato del Partito Democratico della Virginia, Jim Moran, dopo la visita al carcere nella base Usa a Cuba assieme a una delegazione del Congresso. Un dato sorprendente, tanto che il sito americano ha presentato la rivelazione con una foto ammiccante: da un lato le manette piene di piume usate spesso dagli appassionati di bondage, dall’altro le manette, quelle vere, che bloccano i polsi dei carcerati. «I detenuti – ha raccontato Moran, in prima linea nella lotta per la chiusura di questo controverso centro di detenzione – hanno letto l’intera serie in inglese, ma vogliamo mandare loro alcune copie tradotte. Non c’è molto da fare lì, così capisco la loro scelta…». Sono stati gli stessi militari che gestiscono il controverso carcere a far sapere ai parlamentari come i sospetti terroristi preferiscano la lettura delle gesta di sesso raccontate nella saga letteraria della scrittrice E.L. James ai versetti del libro sacro per i musulmani. Insomma, la torrida storia a luci rosse della giovane Anastasia, protagonista del romanzo che ha venduto 70 milioni di copie in 37 Paesi, e i suoi sequel appassionano non solo tantissimi lettori occidentali ma anche i militanti “jihadisti”, presunti affiliati ad Al Qaida. Molto più del profeta Maometto.
Ma, al di là di questa notizia sugli inaspettati gusti letterari dei detenuti di “Gitmo”, Moran ha insistito sulla necessità che l’amministrazione Obama tenga fede al suo impegno assunto alla vigilia delle elezioni del 2008, assicurando la chiusura di questa controversa prigione speciale, voluta da George W. Bush per combattere il terrorismo fondamentalista islamico. «La Casa Bianca ha tutto il potere di fare quanto è necessario per chiudere Guantanamo, se solo ne avesse la volontà. Certamente – osserva Moran – ci sono problemi al Congresso, ma si tratta di fare una battaglia politica». Secondo questo deputato, Obama ha la possibilità di convincere gli americani sulla necessità di porre la parola fine a questo dibattito che va avanti da troppo tempo e chiudere la struttura.
Guantanamo è stata aperta formalmente l’11 gennaio 2002. In queste celle supersegrete sono stati rinchiusi circa 800 detenuti, tutti sospettati di avere legami con il terrorismo di matrice qaedista, tutti detenuti senza uno status legale ben definito, né prigionieri di guerra, né accusati di reati ordinari. Da qui le proteste che vanno avanti da oltre un decennio.