Fischi al ministro Zanonato dai commercianti. Sangalli tuona: «L’Iva non va aumentata». E il Pdl lo applaude
Non è stata una mattinata facile per Flavio Zanonato, ministro dello Sviluppo, subissato di fischi e contestazioni dalla platea dell’assemblea di Confcommercio quando ha toccato l’argomento più “caldo” di questa tardiva estate di annunci e polemiche politiche, l’Iva. «Vorrei essere qua per dire che non la aumenteremo ma non è che non voglio, non lo non posso al momento fare», ha detto con sincerità, ricevendone in cambio una salve di fischi. «Va bene, forza, continuo il mio intervento» ha proseguito Zanonato a fatica. «Spieghiamoci, cerchiamo di capirci – ha detto ancora rivolto alla platea – figuratevi quando mi piacerebbe…ma l’incremento di gettito è già in bilancio, occorre trovare altri soldi tagliando la spesa… mi scuso – ha replicato al rumoreggiare dei commercianti – se in 40 giorni non abbiamo risolto il problema».
I commercianti però volevano certezze. «L’aumento dell’Iva va scongiurato tempestivamente, con un approccio davvero senza se e senza ma», aveva tuonato poco prima il presidente Confcommercio Carlo Sangalli: «L’impatto di questo aumento su consumi, crescita e occupazione sarebbe davvero benzina sul fuoco ancora ardente della recessione».
Parole, quelle di Sangalli, accolte con soddisfazione dal Pdl, che al governo combatte una battaglia non semplice proprio per evitare questo rincaro annunciato. «Ha ragione il presidente della Confcommercio Sangalli – spiega Maurizio Gasparri – Aumentare l’Iva sarebbe una follia. A chi parla di buchi di bilancio in caso di mancato aumento va regalato un cappello con le orecchie da asino. Se l’Iva sale, il gettito cala, perché in una fase di crisi la gente acquisterebbe ancora meno. È già successo a causa degli aumenti di tempo fa. Saccomanni le sa queste cose? Si informi. Basta con questa storia dell’Iva. Poiché aumentarla vorrebbe dire far incassare meno allo Stato. Si archivi ora, con questa chiara motivazione, la discussione», conclude il vicepresidente del Senato. Le parole di Sangalli sono “musica per le nostre orecchie” anche a giudizio di Renato Brunetta e di Renato Schifani: «Quanto sostenuto dal presidente di Confcommercio è del tutto condivisibile, l’aumento dell’Iva determinerebbe un durissimo contraccolpo sui consumi con conseguenze molto gravi per l’economia e la ripresa. Continueremo ad incalzare il governo sul punto e siamo convinti che riusciremo a stoppare, dopo l’Imu, anche questo aumento, attuando il programma elettorale del Popolo della Libertà», dichiara il presidente dei senatori del Pdl.