Milano, consigliere di destra e sinistra unite contro la violenza sulle donne ma divise da “Bella ciao”

30 Mag 2013 20:39 - di Antonio Pannullo

Doveva essere una bella manifestazione bipartisan, quella organizzata dalle consigliere provinciali di Milano contro il femminicidio, ma purtroppo è stata solo una manifestazione “di parte”. Peccato, perché l’argomento era importantissimo. Tutto è iniziato quando le consigliere di Palazzo Isimbardi hanno deciso di dare il via a un flash mob per ricordare tutte le 59 donne vittime di violenza nel 2013 e soprattutto per dire un no forte e chiaro ad altra violenza e sì a unire le forze per fare qualcosa di concreto subito. Oltre duecento persone alla manifestazionem tra cui anche il presidente della Provincia Guido Podestà, l’assessore alle pari Opportunità Cristina Stancari, con tanto di figlio in passeggino rosso, l’assessore alla Scuola Marina Luzzati e il presidente del consiglio Bruno Dapei. Invitate anche le associazioni anti-violenza. Agnese Tacchini, presidente della commissione pari Opportunità ne ha approfittato per dare una bella notizia: «Mi è stato confermato il finanziamento, dalla Regione, e arriveranno presto almeno un milione di euro per i circa 200 centri antiviolenza di tutta la Lombardia». Fin qui tutto benissimo, putroppo a un certo punto le consigliere della sinistra hanno intonato “Bella ciao” dando una connotazione politica all’evento che invece avrebbe dovuto essere condiviso da tutte le forze politiche. Secondo la consigliera di Fratelli d’Italia Roberta Capotosti si è trattato di «una provocazione inutile e di cattivissimo gusto», mentre Barbara Calzavara (Pdl) ha accusato le consigliere di centrosinistra di aver strumentalizzato l’iniziativa. La loro collega Diana De Marchi, del Pd, che aveva intonato la canzone partigiana, ha detto di averlo fatto per ricordare Franca Rame e successivamente, nell’aula del consiglio, la stessa Capotosti ha ricordato l’attrice scomparsa prendendo le distanza da quanti l’hanno offesa sui social network ma leggendo la ben nota lettera che la Rame nel 1973, animatrice di Soccorso Rosso, scrisse ad Achille Lollo, autore del rogo di Primavalle nel quale morirono i fratelli Virgilio e Stefano Mattei, 22 e 8 anni. «Franca Rame era anche questa», ha commentato in consiglio la Capotosti.

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