La guerra contro la Merkel comincia in libreria: un libro racconta quando Angie era comunista
Rivelazioni imbarazzanti si abbattono su Angela Merkel a quattro mesi dal voto in Germania. Particolari svelati in una biografia firmata dai giornalisti Ralf Georg Reuth e Günther Lachmann dal titolo La prima vita di Angela M. dove vengono formulate a carico di Angie accuse ben precise: lei, già responsabile del settore “agitazione e propaganda” del movimento giovanile del partito comunista della Ddr, avrebbe avuto come padrini politici Schnur e de Maizière, due personaggi utilizzati come collaboratori non ufficiali della Stasi. Inoltre, la Merkel non voleva la riunificazione tedesca e sarebbe stata solo in seguito “adattata” ai desiderata degli elettori della Cdu.
È guerra elettorale a colpi di libri, quindi. Come sottolinea il giornale online Linkiesta tra “marzo e maggio sono almeno cinque le biografie della cancelliera lanciate sul mercato dalle case editrici. E a quanto pare esiste anche un mercato ricettivo”. Un’altra biografia in arrivo a metà maggio è stata elaborata dalla corrispondente dell’International Herald Tribune Judy Dempsey mentre Stefan Kornelius, del quotidiano Süddeutsche Zeitung, in un altra biografia rivela che il nonno della Merkel era polacco e che il padre cambiò il cognome da Kazmierczak in Kasner. Dettagli sulla vita privata si trovano invece in Angela Merkel regina dell’indugio di Nikolaus Blome: la cancelliera, che appare tanto inflessibile sullo scenario europeo, in realtà tra le mura domestiche adora cucinare per il marito e si cimenta con gustosi involtini di manzo.