Il responsabile della comunicazione del M5S alza il tiro contro Franceschini: «Faccia di c…»
«Franceschini faccia di culo». Il titolo del post pubblicato sul suo blog da uno dei responsabili comunicazione del M5S, Daniele Martinelli rende l’idea del contributo fornito dai grillini al dibattito politico. Sotto il titolo nessun altro commento se non una foto del ministro ed esponente del Pd ed una sua frase virgolettata: «Le vicende processuali non devono interferire con quelle
politiche. Sono due piani diversi e devono restare tali. Sarebbe bene che tutti si attenessero a questo elementare principio». Una frase che Dario Franceschini non doveva pronunciare. Guai a usare il buon senso, guai a distinguere tra il processo Ruby e l’attività di governo. Bisogna solo insultarsi, augurare la galera a Berlusconi e buttare via la chiave. Ogni altro ragionamento è troppo raffinato e significa “inciucio”. Così Martinelli, 43 anni bergamasco, un passato nell’Italia dei Valori da curatore del blog di Antonio Di Pietro, saltato sul carro dei nuovi depositari del brand antiberlusconiano, Beppe Grillo e i suoi seguaci. Messora, che è stato ingaggiato per fare da “tutor” ai grillini, in queste ore si è scatenato contro Franceschini. Poco sopra, in home page ha pubblicato un’altra foto dell’esponente Pd, con un altro titolo, leggermente più soft: «Franceschini voltagabbana». Di seguito, una frase di due anni pronunciata nel marzo 2011 dal ministro dei Rapporti con il Parlamento contro Berlusconi: «Vorrei capire chi, dopo 20 anni, può credere ancora nel dialogo con Berlusconi, soprattutto sulla giustizia».
Non è la prima volta che i grillini prendono come bersaglio l’ex segretario del Partito democratico. Subito dopo la rielezione di Napolitano, Franceschini era stato riconosciuto all’interno di un ristorante del centro di Roma e ricoperto di insulti dai militanti grillini inferociti per la mancata elezione di Rodotà al Quirinale. Franceschini, esterrefatto, aveva commentato su Twitter: «A mangiare in una trattoria. Passano centinaia di grillini che mi vedono, mi filmano, mi insultano. Mi sono scusato con gli altri clienti». Gli insulti, filmati sul web e riproposti in più occasioni, si erano limitati a epiteti come «traditore» e «buffone». Con Martinelli si è passati a «faccia di c…» Un bel salto di qualità. Poi dicono che i consulenti per la comunicazione non servono.