Il M5S non si è ripreso dalla batosta della Gabanelli e accusa i media di “caccia al grillino”
Ancora alle prese con le polemiche per le domande di Milena Gabanelli sugli introiti del blog di Beppe Grillo, i deputati del M5S se la prendono con la stampa colpevole, a loro dire, di una “caccia al grillino”. I “cinque stelle” rifiutano le critiche sulla questione diaria e danno la colpa ai giornalisti: « È la stampa – scrivono in una nota – che si è occupata di ricevute, ignorando i disoccupati e tutti coloro che in questo momento soffrono per la profonda crisi che attraversa il Paese». I parlamentari, i loro assistenti e tutto il personale che lavora per il Movimento 5 Stelle ma, soprattutto, al servizio dell’Italia, la consegna del “Report” (alla redazione di “Report” di Rai3) mette la parola fine a questi primi 66 giorni di assedio. Lasso di tempo denso di avvenimenti e colpi di scena che sono, però, serviti solo a inquinare ulteriormente il già precario quadro politico», scrivono i deputati del M5S. «In questo periodo – si legge ancora – si è anche manifestata una nuova moda mediatica, la “caccia al grillino”, mentre i partiti politici hanno continuato comodamente a replicare quegli stessi comportamenti che avevano stigmatizzato in campagna elettorale». Il nervosismo dei grillini è comprensibile. Il caso Di Pietro insegna molto. La sua parabola politica, e la sua successiva uscita di scena, iniziò proprio con una puntata della Gabanelli dedicata alla mala gestione dell’Italia dei Valori, tra scandali dei tesoriere e situazioni patrimoniali non gradite. Il tentativo di portare la Gabanelli dalla propria parte, offrendole il Colle, s’è rivelato evidentemente un autogol.