Sondaggi: balzo in avanti del Pdl che sale di quasi 6 punti, il governo Letta piace al 51%
La soluzione trovata per il governo ottiene il placet e crescono i consensi per il centrodestra che fa un ulteriore balzo in avanti, incrementando il vantaggio sugli altri schieramenti. Per Enrico Letta premier fiducia al 48%; la maggioranza degli italiani (51%) dà un giudizio positivo sulla squadra di Palazzo Chigi, ma l’elettorato del Pd è profondamente diviso; nelle intenzioni di voto il centrodestra in crescita è avanti di circa cinque punti (Pdl al 27,5%, +5,9): è quanto emerge dal sondaggio dell’Istituto Ipr Marketing, effettuato per conto del Tg3 (intervistando, il 30 aprile, un campione di mille cittadini, rappresentativi della popolazione italiana). Emerge inoltre come «nonostante un prevalente giudizio positivo anche sulla squadra di governo, il sentimento dei rispettivi elettorati sul nuovo esecutivo di larghe intese sia totalmente diverso: unanime appoggio dal Pdl, spaccatura nel Pd». Il nuovo presidente del Consiglio, all’indomani del discorso programmatico e della fiducia ottenuta, «parte con un buon livello di fiducia (48%), con un miglioramento di ben cinque punti rispetto al giorno dell’incarico (quando Letta aveva raggiunto il 43%)». Sulla squadra di governo emerge «un giudizio complessivo positivo, con il 51% di italiani a favore, ma totalmente speculare dal punto di vista degli elettorati di riferimento. Se infatti tra i sostenitori del Pdl il giudizio favorevole sale fino al 71%, tra gli elettori del Pd è il giudizio negativo a prevalere, con il 55%». Nel Pd «il 46% condivide la posizione del Partito a favore delle larghe intese, mentre il 45% è contrario». Invece nell’elettorato Pdl, a favore dell’accordo ben l’82%, contrari solo il 3%. Quanto alle intenzioni di voto balzo in avanti del Pdl ora in vantaggio di 5 punti (sale al 27,5%) sul centrosinistra «dove soffre in modo particolare il Pd, che al 22% cala del 3,4%, mentre Sel, al 6% raddoppia quasi i consensi. Netta discesa dello schieramento centrista, che dal 10,6% complessivo delle politiche, scende al 6,4%, con un deciso rallentamento di Scelta Civica, ora al 5%(-3,3%)».