Partita la campagna elettorale per sindaco di Parigi: insulti tra le (aspiranti) candidate

9 Mar 2013 18:40 - di Giovanni Trotta

Per la prima volta “Nkm” esce dai confini nazionali, dove è ben conosciuta. “Nkm” è in Francia Nathalie Kosciusko-Morizet, splendida, nobile e ricca quarantenne, ex ministro ma soprattutto ex portavoce della campagna elettorale di Nicolas Sarkozy. Lei è molto nota nel suo Paese, soprattutto nei salotti buoni, siano di destra o di sinistra. Nathalie vanta infatti antenati illustrissimi e del tutto bipartisan: suo nonno è stato un sindaco comunista, mentre suo padre esponente dell’Ump, un trisavolo, poi, era addirittura generale con Napoleone. Ingegnere laureato al prestigioso Politecnico di Parigi, è stata anche più volte ministro di Sarkò, all’Ecologia e alle Tecnologie digitali. La notizia è che ha insultato – apparentemente a freddo – l’ex candidata presidente socialista Ségolène Royal, di recente nominata vicepresidente della Banca pubblica degli Investimenti per merito di François Hollande, con cui è stata alcuni decenni e dal quale ha avuto quattro figli. Carica definita dalla Kosciusko come uno «sconveniente premio di consolazione». La Royal ha risposto per le rime, ovviamente, ma il dubbio che la sua nomina sia legata in qualche modo a criteri non del tutto meritocratici, rimane. Anche perché Ségolène l’anno dopo la sua sconfitta all’Eliseo a opera di Sarkozy, si presentò come segretario del partito socialista al posto – guarda un po’ – del dimissionario Hollande. Anche lì fu battuta da Martine Aubry. Comunque alla Royal le soddisfazioni e i traguardi non sono certo mancati: parlamento, presidenze di regioni, ministro più volte. La Kosciusko invece deve ancora decollare, e le piacerebbe farlo tentando di diventare sindaco di Parigi, le cui elezioni si terranno nel marzo del 2014. Per questo probabilmente inizia a far parlare di sé. Intendiamoci, difficile che diventi il successore di Jacques Chirac nella capitale, perché prima dovrà vedersela con l’ex ministro di Sarkò Rachida Dati, che aspira alla stessa candidatura, poi, in caso di vittoria, con la candidata socialista Anne Hidalgo, altro personaggio brillante della società francese e in particolare parigina. La candidata dell’Ump con la Hidalgo ha una sola cosa in comune: un antico attrito e una sincera antipatia per la Royal, per la Hidalgo dovuta anche a questioni interne al Ps. Sì, perché la Hidalgo è la vice sindaco di Parigi, e protetta di Delanoe, il primo cittadino, nemico giurato della Ségolène. Nel suo palmerès la bella Hidalgo ha anche quello di «appartenente a famiglia perseguitata da Franco (alla cui morte brindò)», qualifica sempre utile e d’efficacia. Insomma, due belle candidature, anzi tre, considerando anche quella della Verde Cecilé Duflot, sempre che la Kosciusko ci arrivi alla candidatura, visto che di nemici se ne sta facendo sia a destra (con la sua crociata contro il Front national di Le Pen) sia a sinistra. Ma forse la strategia è proprio questa. Bisognerà vedere quanti elettori del Fronte nazionale voteranno per la Hidalgo e quanti socialisti nemici di Ségolène voteranno per lei…

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