Di questo passo qualcuno potrebbe pensare che i giudici ce l’hanno col Berlusca

7 Mar 2013 13:28 - di Marcello De Angelis

In Italia per i magistrati vale il “libero convincimento”. Significa che un giudice ti può condannare in mancanza di prove semplicemente perché è convinto che tu sia colpevole. Poi tu fai appello e speri di capitare con un giudice che è liberamente convinto che magari non è così. Fatto sta che se un magistrato, per intuizione, passione ideologica o pura follia pensa che devi andare in galera, ti ci manda. Cosa succede se uno o più magistrati, per una qualunque di queste ragioni o tutte insieme, si convincono liberamente che tu sei un pericolo per il mondo intero e che Dio vuole che venga fatto di tutto per liberare il pianeta della tua presenza? Potrebbe divenire anche un’ossessione compulsiva. Un magistrato va a dormire rimuginando su di te e pensando che prima o poi ti beccherà con le mani nel sacco e se ci ha già provato e fallito si incattivisce e giura a se stesso che la prossima volta ti inchioda. Un altro magistrato si sveglia al mattino, accende la Tv, legge i giornali, vede sempre il tuo faccione dappertutto e dice a se stesso che così non si può andare avanti e che bisogna farla finita, che qualcuno deve intervenire eccetera. I due magistrati si incontrano al bar del Tribunale tutti i giorni e si scambiano i propri liberi convincimenti e soprattutto quello che tu libero a lungo non ci devi più restare. Ora, per qualche ragione folle, in Italia politici e giornalisti – e anche scrittori di romanzi e attori ovviamente – hanno sostenuto per anni che non si debba mettere in discussione l’infallibilità dei giudici. Quella del Papa sì, quella della magistratura no. Perché giustamente ognuno ha la sua religione e molti credono che sia una sciocca superstizione pensare che uno, solo perché è stato eletto in un conclave e indossa dei paramenti desueti, possa essere ispirato dallo spirito santo o addirittura parlare con Dio. Ma nel contempo credono che sia una verità scientifica il fatto che se uno fa un esame di Stato e indossa un mantellaccio nero è ipso facto detentore e interprete della verità assoluta. Diventa appartenente ad una umanità superiore. Questo a patto che si consacri all’eliminazione del Male, ovviamente. Se per esempio assolve o proscioglie Berlusconi ha tradito la sua fede, è un venduto e forse ha anche l’alito cattivo. Quindi, riassumendo: magistrato buono vota la sua esistenza a eliminare Berlusconi dal mondo e – se lo fa – gode di infallibilità, intoccabilità ed è anche bello. E questo è logico. Per libero convincimento.

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