L’inno di Celentano: se non voti non cambia niente. Ed elogia l’«onda nuova» pensando a Grillo
Se non voti ti fai del male: è questo lo slogan elettorale messo in musica da Adriano Celentano che, sul suo blog, lancia un appello agli italiani a spazzare via la vecchia politica e a riscrivere la storia del Paese grazie a un’onda nuova “che sta avanzando come un ciclone”. Parole in cui si rintraccia una mai negata simpatia per il movimento di Grillo e che hanno alimentato la voce insistente della partecipazione dello stesso Celentano al comizio di piazza San Giovanni venerdì a Roma. La politica è come lo sport, canta Celentano, sostenendo che “facciamo il tifo per chi ci tradisce”. Quindi denuncia i femminicidi che avvelenano la società e la “fine dei paesaggi” che soccombono alla crescente cementificazione. I politici, avverte ancora Celentano, camminano sopra la crisi ma non ci capiscono nulla. E allora bisogna votare per cambiare, contro “le polveri sottili della corruzione”. Per vincere la crisi, si dice nell’inno elettorale del Molleggiato, bisogna cancellare tutto ciò che ci rattrista e cancellare “la lettera piena di inganni” che è rappresentata dai vecchi partiti. Per questo se non voti “non cambia niente”, se non voti “ritornano ancora”. E mentre Grillo ringrazia, il guru Casaleggio ce la sta mettendo tutta per convincere Celentano a salire sul palco di San Giovanni e a chiudere in bellezza lo Tsunami tour.